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La rivelazione nascosta nella lettera d’addio di Andrea Agnelli alla Juve: “Pochi lo sanno”

Andrea Agnelli ha inserito nella lettera d’addio ai dipendenti della Juventus una rivelazione su qualcosa che non era mai saltato fuori: l’accordo chiuso con Volkswagen. Un messaggio che ha un significato.
A cura di Paolo Fiorenza
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La sera del 28 novembre 2022 verrà ricordata come quella della fine dell'era di Andrea Agnelli alla Juventus: 12 anni ricchissimi di successi in campo nazionale, meno in Europa. Finito nel mirino dei tifosi e anche di parte dell'universo Exor per la gestione del club bianconero negli ultimi anni, negativi sotto il profilo sportivo e fallimentari da quello economico, con le alchimie di bilancio che hanno portato la Vecchia Signora nell'occhio del ciclone per l'inchiesta aperta dalla Procura di Torino su plusvalenze e manovre stipendi, il 46enne torinese si è dovuto arrendere e ha passato la mano, dimettendosi assieme all'intero Cda.

Un addio doloroso sul piano personale, del quale Agnelli ha voluto dare una sua versione con la lettera scritta a tutti i dipendenti della Juve, in cui più volte ha fatto riferimento ad una "squadra non più compatta" come motivazione principale del passo indietro fatto dall'ormai vecchia dirigenza, così da "dare la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare la partita".

Andrea Agnelli ha lasciato la presidenza della Juventus dopo 12 anni
Andrea Agnelli ha lasciato la presidenza della Juventus dopo 12 anni

Tra le righe di questa lettera peraltro Andrea Agnelli ha ‘nascosto' una rivelazione su qualcosa che non era mai stato confermato dalla Juventus, ma era stato solo oggetto di voci: "Il deal con Volkswagen (pochi lo sanno)", è la frase buttata lì tra una rivendicazione di quanto di buono fatto e un appello all'identità bianconera. Ma a cosa si riferisce l'ex presidente bianconero? Bisogna risalire all'estate del 2012, anno in cui andò a scadenza il binomio dei due sponsor di maglia BetClic e Balocco. La Juventus chiuse allora un accordo triennale con il marchio Jeep, per un controvalore totale di 35 milioni di euro.

Una sponsorizzazione che dunque vide il brand automobilistico della Fiat associarsi al club bianconero fino al 2015, venendo poi rinnovata fino ad arrivare ad oggi, dove campeggia tuttora sulle maglie dei vari Vlahovic e Pogba. Ma le cose sarebbero potute andare molto diversamente, visto che – secondo quanto trapelò da ambienti finanziari – nei giorni precedenti all'ufficializzazione dell'accordo con Jeep si parlò di una trattativa con Volkswagen. Il marchio tedesco voleva fare lo ‘sgambetto' alla Fiat, il che sarebbe stato clamoroso visto che nella trattativa tra Exor e Juve c'erano da una parte John Elkann e dall'altra suo cugino Andrea Agnelli.

Andrea Agnelli e il cugino John Elkann
Andrea Agnelli e il cugino John Elkann

Ebbene, adesso proprio quest'ultimo ha svelato che con Volkswagen era stato chiuso di fatto l'accordo di sponsorizzazione della Juventus, ma poi evidentemente la situazione di imbarazzo che si sarebbe generato nella galassia della famiglia Agnelli – con il marchio di una casa automobilistica concorrente sulle maglie della squadra storico fiore all'occhiello del casato – fece addivenire le parti in causa ad una soluzione diversa, ovvero il matrimonio con Jeep, ‘respingendo' la voglia di Andrea di emanciparsi da Exor. Sullo sfondo non è difficile scorgere i rapporti dialettici interni ai diversi rami della famiglia: tirare fuori questa vicenda ormai ‘fredda' dopo un decennio è un messaggio a chi vuole provare a guardare un po' più a fondo la parabola della Juventus degli ultimi anni.

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