La rivelazione di Salah, scelte imprecise nella votazione del Pallone d’Oro: “Mi ha scioccato”
Era i 29 novembre 2021 quando Lionel Messi ha vinto il suo 7° Pallone d'Oro precedendo in classifica Robert Lewandowski e Jorginho. L'argentino ha centrato l'ennesimo trofeo della sua straordinaria carriera specie dopo la conquista della Copa America. L'Italia ha invece sorriso con il decimo posto di Gigio Donnarumma a cui va anche il premio di miglior portiere del 2021. Chiellini e Bonucci rispettivamente al 13° e 14° posto con il milanista Kjaer 18°, Lautaro 21° e Barella 26°.
A Pedri il premio di miglior giovane. Tutti soddisfatti, almeno apparentemente, dato che proprio in queste ore circola l'intervista integrale di Mohamed Salah in cui a una TV egiziana e al canale DMC, racconta tutto il suo malessere per la settima posizione in classifica. I successi con il Liverpool in Champions, i gol in Premier e le prove eccellenti in Nazionale non sono bastate evidentemente a convincere la giuria che non ha concesso all'ex Fiorentina e Roma nemmeno l'ingresso nella top 5.
A distanza di quattro mesi, Salah crede che ci siano state scelte imprecise: "Mi ha scioccato (non fare meglio nella votazione del Pallone d'Oro ndr), ma non c'è niente che posso dire – ha raccontato nel corso dell'intervista – Nessuno al mondo si aspettava che sarei arrivato settimo, ma è quello che è successo". Salah non dà la colpa a nessuno e non accusa l'organizzazione di aver messo in pratica il classico complotto che si può pensare in casi come questi. L'attaccante del Liverpool ha infatti un'idea tutta sua di coloro i quali sono chiamati a votare per eleggere il miglior giocatore di quell'annata.
"Non credo alla teoria del complotto, ma potrebbero esserci state scelte imprecise e ci sono molti Paesi che non hanno una conoscenza totale del calcio e sono così lontani da esso – racconta il giocatore – Non lo so in base a cosa siano fatte le loro scelte, ma sicuramente non credo nella teoria del complotto". Salah ribadisce il concetto nonostante il rammarico per aver dovuto accettare una classifica che forse ha pensato di non meritare: "Non ho la sensazione che ci sia qualcosa di personale contro di me in particolare nelle scelte FIFA, ma questa è la realtà con cui abbiamo a che fare".