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La rivelazione di Gascoigne: “Quando è morto mio padre gli ho dato una testata e un pugno”

Paul Gascoigne ex grande gloria del calcio inglese con un passato alla Lazio, noto per i suoi eccessi legati anche a problemi di alcolismo, torna a far discutere con il racconto degli attimi immediatamente successivi alla morte del papà. Gazza ha svelato di essersi sfogato e vendicato nei confronti del genitore.
A cura di Marco Beltrami
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Una vita la limite quella di Paul Gascoigne, tanto imprevedibile in campo quanto nella vita di tutti i giorni. L'ex grande gloria del calcio inglese, famoso anche per i suoi eccessi, ha nuovamente lasciato tutti senza parole rivelando un retroscena sulla morte del papà. Il classe 1967 protagonista nella sua carriera anche di un'esperienza alla Lazio, ha rivelato di aver colpito ripetutamente il corpo del padre morto in ospedale.

Gazza torna a far parlare di sé. L'ex icona del calcio inglese ancora una volta lascia il segno. Questa volta non si tratta di un retroscena relativo ad una delle sue giocate o delle sue bizze in campo, o di situazioni legate ai problemi di alcolismo e psichici che purtroppo lo hanno accompagnato dopo il ritiro. Gascoigne infatti ha sollevato un polverone oltremanica con un'intervista in cui ha parlato per la prima volta del rapporto con il padre e di quanto accaduto dopo la sua morte.

L'ex calciatore della Lazio infatti ai microfoni del Sun ha raccontato i momenti immediatamente successivi alla dipartita del genitore, al quale era legato da un rapporto di odio e amore. Parole che non hanno bisogno di commenti: "Quando eravamo solo io e lui nel letto d'ospedale e lui è morto, sono saltato sul letto e gli ho dato un pugno. Gli ho dato una testata e un pugno e mi sono vendicato di quando ero più giovane. Poi mi sono sdraiato lì e l'ho abbracciato per 45 minuti. A volte pensi solo: ‘È ancora lì'".

Cosa c'è dietro questo gesto? Paul Gascoigne non ha digerito il fatto di essere stato spinto dal padre in un istituto mentale nel 2010 e ha provato a spiegare il suo rapporto travagliato con il papà: "Mi manca, ma era così arido. Parlava con chiunque ma non con me, amavo portarlo in giro per il mondo quando giocavo. Ho avuto probabilmente più bei momenti che brutti momenti, ma a lui devo aver comprato circa 80 auto e 18 barche e case. Ho dato molti soldi alla mia famiglia. Ho speso molto per le case, l'acquisto e l'affitto di posti diversi".

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