La risposta elegante di Inzaghi alla domanda su Lukaku: “È il calciatore che tutti conosciamo”
Nella serata in cui la Roma ha perfezionato l'acquisto di Romelu Lukaku l'Inter viene trascinata dalla nuova coppia d'attacco. C'è Lautaro Martinez, che fa da trait d'union con la scorsa stagione culminata con la finale di Champions League, che ha accanto Marcus Thuram. Chi pensava che l'ex Borussia Mönchengladbach potesse avere difficoltà nel saltare sul treno in corsa s'è dovuto ricredere. Nella squadra vista all'opera contro il Cagliari ha lasciato il segno fornendo un assist a Dumfries, partecipando all'azione sviluppata da Dimarco e finalizzata dall'argentino.
Il belga è solo un ricordo, brutto e amarissimo per come sono andate le cose, per la fiducia tradita, per un voltafaccia che Zanetti bollò come grande delusione data anzitutto dall'uomo, per i piani complicati dal suo tradimento. I nerazzurri se lo ritroveranno di fronte anche a San Siro ed è facile immaginare quale potrà essere l'accoglienza. Simone Inzaghi sceglie un basso profilo, gli chiedono dell'ex attaccante ma preferisce evitare polemiche o parole avvelenate. Sceglie l'eleganza, non si cura di lui ma guarda e passa.
Ecco perché dice in collegamento a Dazn: "La Roma ha fatto sicuramente un ottimo acquisto. Il ritorno di Romelu in Serie A è un bene per il calcio italiano. Lukaku è il calciatore che tutti conosciamo". Nello studio di Supertele il giornalista Alessandro Alciato prova a strappargli una frase in più ma inutilmente, il tecnico non si lascia trascinare e mantiene il self-control. Del resto, che senso avrebbe fare polemiche considerata la chiarezza di quel che è accaduto nelle scorse settimane? "Le crea rabbia, tristezza, non gliene frega nulla?". La risposta di Inzaghi è senza sbavature: "No, sono semplicemente contento per il calcio italiano che acquista un grande calciatore".
Inzaghi si dice "contento" di quel che ha. E preferisce concentrarsi sui calciatori nuovi arrivati in questa finestra: "Thuram è stato bravissimo, è arrivato da 40 giorni e si è messo a lavorare fin dal primo giorno molto seriamente – ha aggiunto -. È un giocatore che capisce il gioco, sa quando attaccare la profondità e quando deve venire incontro a legare oppure sacrificarsi per la squadra. Mi sarebbe piaciuto se fosse riuscito a fare gol. Per come ha giocato e per il lavoro che ha fatto se lo sarebbe sicuramente meritato".