La risposta di Bonucci alle polemiche sugli infortuni: “Non mi sono mai tirato indietro”
L'Italia si gioca la qualificazione ai Mondiali del 2022 in Qatar nei match contro la Svizzera e l'Irlanda del Nord ma nei giorni precedenti alla delicata sfida contro gli elvetici allo stadio Olimpico di Roma non sono mancate polemiche. In questo caso sono finiti al centro delle discussioni gli infortuni che hanno colpito tanti calciatori e sull'argomento è tornato anche Leonardo Bonucci nel corso della conferenza stampa alla vigilia del match decisivo per volare alla Coppa del Mondo 2022. Il centrale difensivo della Juventus domani non avrà Chiellini, che ha alzato bandiera bianca, al suo fianco e sarà lui il capitano degli Azzurri, oltre che la guida della difesa di Roberto Mancini: "Ho sensazioni positive, c'è equilibrio tra tutte le componenti un po' come è sempre stato da quando è arrivato il mister alla guida della Nazionale".
In merito alle polemiche sugli infortuni e sul fatto che Allegri abbia fatto giocare Rugani al suo posto contro la Fiorentina Bonucci ha dichiarato: "Sinceramente non l'abbiamo commentata, le poche righe lette ci hanno fatto sorridere. Io sono tornato ieri ad allenarmi con la squadra, abbiamo fatto due giorni di recupero. Sabato ero un po' affaticato, ma avevo dato ad Allegri disponibilità a giocare: poi ha scelto Allegri e vedendo la prestazione di Daniele Rugani ha fatto bene. Sono polemiche frivole, mancano di rispetto all'essere umano. Noi cerchiamo sempre la vittoria, sia col club che con la Nazionale, e io non mi sono mai tirato indietro. È giusto esserci sempre".
L'esperto difensore della Juventus e della Nazionale è convinto che il pubblico potrà aiutare gli Azzurri a centrare l'obiettivo: "È importante e noi dobbiamo tirare fuori questo calore. Daranno il loro contributo nei pochi momenti di difficoltà, speriamo tutti insieme di gioire a fine serata".
Bonucci era in campo a San Siro contro la Svezia, la notte che l'Italia perse la possibilità di qualificarsi ai Mondiali del 2018 in Russia, ma la storia di 4 anni fa ha fatto crescere la squadra in un altro modo negli anni successivi fino alla finale di Wembley: "L'esperienza del 2017 rimane dentro, come tutte le esperienze positive o negative nel bene o nel male ti lasciano il segno. Non eravamo né agitati né ansiosi prima della finale e dobbiamo vivere di quelle emozioni".
Sulla volontà di evitare gli spareggi in tutti i modi il calciatore classe 1987 ha affermato: "Noi pensiamo a domani e poi a lunedì. Dobbiamo fare domani una grande prestazione, poi penseremo a lunedì per chiudere il discorso".