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La rigida educazione di Chiesa nello spogliatoio della Juve: “Devi tirare fuori le palle”

L’ambientamento di Federico Chiesa alla Juventus è passato anche attraverso momenti forti. Bastone e carota da parte dei senatori bianconeri nello spogliatoio.
A cura di Marco Beltrami
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Ancor prima che in campo, una squadra compatta deve essere tale negli spogliatoi e durante gli allenamenti. È lì che si plasma il gruppo ed è lì che i più vecchi, ovvero i cosiddetti "senatori", fanno da chioccia agli ultimi arrivati e ai giovani, permettendo loro di integrarsi nel migliore dei modi. Ne sa qualcosa Federico Chiesa, l'ultimo vero grande colpo di mercato della Juventus post-Cristiano Ronaldo. Anche con l'ex stella della Fiorentina sono stati usati il bastone e la carota, sia dietro le quinte che in campo con l'obiettivo di un ottenere un ambientamento perfetto nel mondo bianconero.

A giudicare da quanto visto in occasione dei match, con Chiesa che spesso e volentieri sia sotto la gestione Pirlo che sotto quella Allegri, è stato uno dei calciatori che più si è contraddistinto per generosità e spirito di sacrificio (frenato purtroppo anche da qualche infortunio di troppo) l'obiettivo è stato raggiunto. Come? Anche spesso utilizzando le maniere "forti", stando al racconto e ai retroscena di All or Nothing Juventus, la serie di Prime Video che ha raccontato la stagione scorsa dei bianconeri, la prima con Chiesa tra le proprie fila. Proprio l'ex viola al momento del suo arrivo ha già dimostrato di sapere a cosa andava incontro: "Non avrei mai pensato di arrivare a 23 anni a giocare per la Juventus. La montagna è tanto grande da scalare, c’è da pedalare forte".

D'altronde già il fatto di condividere spogliatoio e campo con un'icona come Buffon, ex compagno del papà Enrico ai tempi del Parma ha rappresentato tanto per Federico. Ecco allora la "carota" del portiere: "A Parma giocavo con il padre, abbiamo vinto un paio di coppe regalato qualche gioia. E lui poverino era piccinino, capiva meno di adesso. Pensa te come stava". Una battuta per far sentire a suo agio il ragazzo che ha risposto alla stessa maniera: "Sei venuto a casa con la fascia e i capelli sparati e appena sei entrato ho iniziato a piangere. Il primo ricordo che ho di lui non è a Parma, ma quando ha alzato la Coppa del mondo".

Sorrisi e scherzi a parte però, l'esterno ha subito capito il peso delle responsabilità sulle spalle: "Tanto rispetto tra senatori e giovani. Tutti vengono trattati da giocatori da Juve, anche i primavera con 0 minuti, per quella partita deve dare il massimo e ha la responsabilità di dare il massimo per compagni e tifoseria". Fondamentale in questo Leonardo Bonucci che ha alternato "carezze" a decisione. Chiesa infatti ha spiegato: "Appena sono arrivato Leo è stato il primo a dirmi come comportarmi, a spiegarmi come ci si comporta qui". Non solo durante il gioco o gli allenamenti, ma anche a pranzo.

Lo sfogo di Pirlo con Chiesa
Lo sfogo di Pirlo con Chiesa

Nella docu-serie infatti  è stato immortalato un momento emblematico in occasione di un pranzo un po' troppo rumoroso, in cui Chiesa ride e scherza con Morata. Una situazione non troppo gradita a Bonnie, che tra il serio e il faceto ha sottolineato: "Non è obbligatorio parlare sempre a pranzo". Il classe 1997 a quel punto ha provato a giustificarsi: "Lo sapevo che mi attaccavi, prima o poi arrivava… (sottolineando poi davanti al microfono ‘Con Leo è tosta eh…')  Ma non devi fare così Leo, io non t’ho detto niente. Sei venuto a tavola e mi hai attaccato". E Bonucci ha poi spiegato: "Noi senatori dobbiamo essere da esempio e cercare di proteggere i più giovani e cercando di stimolarli quando devono essere stimolati. Ed è quello che facciamo noi vecchi".

Stimoli, come quelli forti che a Chiesa ha voluto dare anche mister Pirlo in un momento nevralgico della stagione, ovvero la finale di Coppa Italia conto l'Atalanta. All or Nothing ha raccontato quando accaduto all'intervallo nello spogliatoio della Juventus. Il tecnico ha rimproverato aspramente il calciatore con l'intento di spronarlo: "Non si possono perdere i duelli Fede. Devi iniziare a giocare. Non hai giocato, devi avere la personalità di puntare l’uomo. Non devi avere paura, uomo contro uomo. Si salta l’uomo e si va in porta. In queste partite ci vogliono i c******i e dobbiamo tirare fuori i c******i. Dai dai che la vinciamo (colpo sulla lavagnetta, ndr)". Mentre tutta la squadra è uscita, Chiesa è rimasto lì quasi per metabolizzare il tutto, aiutato proprio da Bonucci: "Stai sereno, mangia Toloi e basta e poi vienimi ad abbracciare dopo il gol". Detto, fatto, visto che poi l'esterno ha segnato proprio la rete della vittoria che ha permesso alla Juventus di alzare al cielo il trofeo. Per la crescita di un giocatore serve anche questo

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