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La Reggiana sconfitta a tavolino nonostante 18 positivi è l’ultimo cortocircuito del calcio

La Reggiana perderà a tavolino (3-0) la partita contro la Salernitana per non essersi presentata allo stadio. Lo ha fatto a causa del focolaio scoppiato in rosa: con ben 18 calciatori contagiati, le sarebbe stato impossibile anche raggiungere il numero minimo di 13 per andare in campo. Nonostante l’appello all’articolo 55 delle Noif da parte del club, la Lega di B ha rigettato la richiesta avendo gli emiliani già usufruito del bonus in occasione del rinvio della gara col Cittadella. Il dirigente Tosi attacca: “Prima c’erano Moggi e Giraudo che condizionavano il calcio italiano adesso c’è Lotito”.
A cura di Maurizio De Santis
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Diciotto calciatori positivi al coronavirus non sono un'attenuante sufficiente per la Lega di Serie B. La Reggiana subirà la sconfitta a tavolino (3-0) per non essersi presentata in campo contro la Salernitana. Sabato 31 ottobre il fischio di inizio allo stadio ‘Arechi' non c'è stato: l'arbitro Marchetti, attesi 45 minuti come da regolamento durante i quali i padroni di casa svolgevano allenamento, ha verbalizzato l'assenza degli emiliani e spedito tutti a casa. Nonostante il focolaio di contagi (ben 29 tesserati, la maggior parte dei quali nella rosa dei giocatori) ha prevalso l'intransigenza delle attuali norme che suonano come una condanna. Il direttore sportivo del club, Doriano Tosi, schiuma rabbia e attacca a testa bassa i campani, che nulla avrebbero fatto – al netto delle proposte loro avanzate per riuscire comunque a giocare la sfida – per evitare questa spiacevole situazione. Anzi, il bersaglio numero uno diventa Claudio Lotito, il presidente della Lazio sotto la cui egida si muove anche la Salernitana.

Una giornata vergognosa per la B, abbiamo subito un’ingiustizia umiliante – ha ammesso nell'intervista a Il Resto del Carlino -. Non certo paura che qualcuno mi possa tarpare le ali e la carriera. Questa cosa è successa perché prima c'erano Moggi e Giraudo che condizionavano il calcio italiano adesso c'è Lotito… Alla Salernitana avevo fatto tre opzioni: rinviare la partita a data da destinarsi, anche scegliendo loro la data, spostarla a martedì oppure a lunedì. La risposta è sempre stata ‘non se ne parla'… Se mi avessero detto che volevano i 3 punti a tavolino lo avrei apprezzato di più.

Focolaio Reggiana, il caso scuote la B e il calcio italiano

Fin qui lo sfogo durissimo del dirigente emiliano. Come sono andate le cose? Perché la Lega di B ha ritenuto non vi fossero gli estremi per concedere alla Reggiana il beneficio del rinvio della partita considerando la situazione di grave emergenza scoppiata per i casi di positività al Covid-19? La ricostruzione della vicenda aiuta a capire i fatti e qual è stata la loro evoluzione fino a sabato pomeriggio.

Il 22 ottobre la Reggiana comunica la positività al coronavirus di 16 tesserati. Sfrutta il "jolly" previsto dal regolamento: chiede e ottiene il rinvio dell'incontro di campionato con il Cittadella in programma il 24 ottobre. La Lega di B acconsente e fissa la nuova data nel week del 14 e 15 novembre, sfruttando la casella lasciata libera dalla sosta per le nazionali. Pochi giorni dopo (il 25 ottobre), in seguito ad altri test, il club emiliano registra ben 29 casi (22 calciatori, 7 membri dello staff tecnico, tra cui l'allenatore – Massimiliano Alvini – e il suo vice).

Venerdì 30 ottobre, un giorno prima della partita in calendario con la Salernitana, l'esito degli esami blocca ancora la Reggiana: in base agli ultimi tamponi sono confermati 23 casi di positività, 18 calciatori e 5 membri dello staff. Ufficializzata la mancata presenza a Salerno, il resto lo fa il direttore di gara che alle 16.45 chiude l'incontro e, di fatto, sancisce la sconfitta a tavolino che verrà emessa nei provvedimenti del Giudice Sportivo.

La Reggiana si appella all'articolo 55 delle Noif

Considerata l'eccezionalità della situazione e la gravità dei fatti, la Reggiana si appella all’articolo 55 delle Noif: è convinta che, per effetto delle norme organizzative interne federali, e viste le cause di forza maggiore, la Figc possa intervenire e disporre il rinvio della partita con la Salernitana. Così non sarà.

Lega di B fa riferimento al comunicato stampa del 13 ottobre, sottoscritto da tutte le società. Cosa dice questa nota? Qualora una squadra si trovi in una condizione tale da non disporre nemmeno del numero minimo di calciatori richiesti per giocare (13, compreso il portiere), può beneficiare di un jolly una tantum con il quale ottenere il rinvio dell'incontro (nella fattispecie, la gara col Cittadella del 24 ottobre). Esaurito il bonus, la Lega ha ritenuto non concedere – come da regolamento – alcuna deroga alla Reggiana né che ci fossero estremi per intervenire. Ecco perché andrà verso la sconfitta a tavolino.

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