La reazione eloquente dei calciatori del Napoli all’esonero di Garcia: spiega cosa è andato storto

Tra i giocatori del Napoli e Rudi Garcia il feeling non è mai nato. La reazione dopo il suo esonero è eloquente. Nessun messaggio pubblico né una presa di posizione per difendere l'operato del tecnico francese.
Da qualche ora Rudi Garcia non è più l'allenatore del Napoli. Questa la nota ufficiale della società sull'esonero del tecnico francese: "La Società Sportiva Calcio Napoli ha deciso di revocare l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra al signor Rudi Garcia. A lui e al suo staff il ringraziamento per la collaborazione resa fino a oggi".
Nessun post sui social di ringraziamento, né altro. Un freddo comunicato sul sito del club e via. Sull'ex allenatore di Roma, Lille e Marsiglia l'ambiente partenopeo aveva già emesso la sua sentenza da tempo ma la speranza di vedere una sterzata nei risultati e nel gioco era sempre accesa. Non si è visto né l'uno, né l'altro. Anche per questo il presidente Aurelio De Laurentiis è tornato sui suoi passi dopo la scelta estiva e ha richiamato Walter Mazzarri.

La situazione di Rudi Garcia è parsa complicata fin dalle prime uscite con la squadra campione d'Italia, a causa dei malumori che diversi calciatori hanno manifestato in maniera piuttosto eclatante in più di un'occasione: il primo fu Kvaratskhelia, che ebbe una reazione sorprendente dopo la sostituzione contro il Genoa; e poi è toccato a Osimhen contro il Bologna e Politano con la Fiorentina.
Tutte reazioni che fanno capire come non sia mai nato un vero e proprio rapporto tra lo spogliatoio e il tecnico francese. Dopo queste vicende l'unico che ha preso le difese da vero capitano è stato Giovanni Di Lorenzo ma la situazione era evidentemente compromessa.

In occasione della presentazione Rudi Garcia sembrava avere pochi dubbi sul modo di operare ma quelle certezze si sono affievolite dopo essersi scontrato con la realtà: "Non ho paura di niente, a parte i problemi di salute. Ho già fatto i complimenti per la stagione scorsa. Questa vittoria in campionato deve dare tanta fiducia a ognuno di loro, però quando si comincerà la nuova stagione, la preparazione, si riparte da zero. È molto difficile dire che senza fare sforzi, senza sudore, senza il collettivo si può arrivare a grandi traguardi. I calciatori da un lato devono dimenticare quello che hanno fatto. Questa fiducia, anzi, deve servire a rimanere umili. Ci sarà tanto lavoro. La cosa che mi è piaciuta invece è che ho visto una squadra. Non solo singoli, ma una squadra che difendeva tutti insieme. Poi la rosa è ampia, c'è anche la panchina per risolvere le partite. La cosa che mi ha rassicurato è che il presidente è ambizioso. Vuol dire che se è ambizioso mi darà una squadra di qualità. E con una squadra di qualità possiamo divertire i tifosi. Le mie squadre attaccano, fanno dei gol, fanno di tutto per gestire la gara, avere il possesso palla e fare gol. Lasciatemi il tempo di lavorare con i giocatori, poi quando si parte si parte a bomba".
Il rapporto freddo tra lui e la squadra è uno dei temi dall'inizio della stagione, perché anche in ritiro l'ambiente era parso molto diverso rispetto agli ultimi anni nonostante la vittoria dello Scudetto.