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La reazione di Joao Mario dopo la rimonta dell’Inter: rifiuta il pallone della sua prima tripletta

Contro l’Inter in Champions League Joao Mario ha segnato la prima tripletta della sua partita, ma ha rifiutato di portare a casa il pallone come da tradizione.
A cura di Ada Cotugno
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La prima tripletta in carriera di Joao Mario è arrivata contro la sua ex Inter in Champions League, un tempismo perfetto per una storia che aveva assunto il sapore di una piccola vendetta. Alla fine l'Inter è riuscita a mettere in scena una rimonta nella ripresa e ad agganciare il Benfica sul 3-3, vanificando gli sforzi del centrocampista che sognava una notte da grande protagonista per la sua squadra.

Il traguardo personale però non viene cancellato dal risultato: mai prima di ieri il portoghese era riuscito a segnare tre gol in una sola partita, per giunta in Europa dove il livello di difficoltà raddoppia per tutti. Non è una sorpresa, visto che da quando si è trasferito in Portogallo Joao Mario ha trovato grande costanza nel rendimento ma soprattutto nei gol, tanto da chiudere l'ultima stagione con 23 reti all'attivo.

Questa volta però è diverso perché la gioia è stata strozzata nel finale dal rigore di Sanchez che ha sancito il 3-3 per l'Inter. La rimonta ha fatto sfumare tutti i sogni di gloria del Benfica e anche del centrocampista che alla fine della partita è apparso amareggiato, così tanto da rifiutare il pallone della sua tripletta: è una tradizione consolidata per chi cala il tris, un cimelio ambito da tutti i giocatori da conservare in casa come ricordo prezioso.

@cbssportsgolazo

João Mário gave up his first-half hat trick ball after Benfica blew a 3-0 lead to Inter. 😅 #ucl #championsleague #joaomario #benfica #inter

♬ original sound – All Things Futbol

Ma Joao Mario ha scelto di non tenere la palla con cui ha segnato il prima tripletta in tutta la sua carriera. Alla fine della partita si vede un compagno porgergli il pallone, ma il centrocampista è così arrabbiato da non volerlo tenere con sé: prima prova a restituirlo, poi lo butta sul prato e si avvia verso gli spogliatoi con un sorriso amareggiato per la beffa ricevuta dalla sua ex squadra. La delusione per il risultato è troppo grande perfino per festeggiare un traguardo così importante per la sua storia da calciatore.

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