La reazione di Ancelotti e Gattuso dopo il saluto è altrettanto glaciale: usano una sola parola
In questa settimana in Arabia Saudita si disputa la Supercoppa di Spagna, in attesa di capire se ci sarà l'ennesimo ‘clasico' tra Real Madrid e Barcellona, l'attenzione principale non era posta sulle semifinali Real-Valencia e Betis-Barcellona ma sul saluto tra Ancelotti e Gattuso, che dopo essere stati amici inseparabili da tre anni quasi non si parlano più. Il saluto c'è stato, ma è stato molto freddo. A testimonianza che nulla è cambiato, nonostante un incontro sotto le luci dei riflettori. E anche dopo la sfida, chiusasi ai calci di rigore, c'è stato il grande freddo tra i due. Entrambi hanno ribadito lo stesso concetto, usando la stessa parola.
Ancelotti e Gattuso davvero per tanti anni sono stati grandi amici, hanno avuto un rapporto splendido. Si sono conosciuti ai tempi in cui Carlo era l'allenatore del Milan e Gennaro uno dei calciatori di una squadra estremamente vincente. Hanno mantenuto questo legame per tanti anni, tanto che quando compì sessant'anni Ancelotti invitò alla sua festa un solo esponente del mondo del calcio: proprio Gattuso. Pochi mesi dopo la rottura tra i due. L'avvicendamento al Napoli è la goccia che fa traboccare il vaso.
Il più giovane dei due allenatori non avvisa il suo maestro della trattativa con De Laurentiis. Ancelotti non la prende bene. Ma si risente e tanto perché sente delle parole poco eleganti sul lavoro svolto da lui e dal suo staff (composto anche dal figlio) al Napoli. La rottura è definitiva. Finisce lì. Ancelotti e Gattuso non sono più amici.
Spesso si parla di questo rapporto svanito, ma sono solo rumors fino a martedì scorso quando ‘As' pubblica un'intervista in cui Gattuso certifica la rottura e dice: "Ho sempre grande rispetto per lui. Qualcosa è successo. Non ci parliamo da un anno, il nostro rapporto è un po'…".
Il tecnico del Real Madrid, a domanda precisa, risponde dicendo: "Abbiamo trascorso momenti bellissimi insieme, abbiamo vinto due Champions, abbiamo condiviso anni che ricorderò per sempre. In seguito li rapporti non sono stati sempre buoni. Abbiamo avuto problemi di natura personale di cui non voglio parlare". Il tecnico calabrese poi annuncia che sarà lui a salutare il vecchio maestro.
Real Madrid-Valencia è una partita molto più bella dell'immaginato, finisce 1-1 e si chiude ai rigori con il successo del Real, perfetto dal dischetto. Ma l'attenzione massima era tutta per il pre e per il saluto tra i due italiani. Gattuso si avvicina, porge la mano ad Ancelotti, che gliela stringe. Ma non sorride, c'è un mezzo ghigno, una parolina e poi uno di qua e uno di là.
Dopo la partita entrambi ricevano una domanda sull'incontro con l'altro. Ancelotti è sempre gelido, anzi estremamente formale: "Gattuso? Lo rispetto sì, certo. Bisogna rispettare le persone". Come alla vigilia, poche parole per sbarazzarsi della questione da parte di Ancelotti.
Mentre l'allenatore del Valencia, leggermente abbacchiato forse pure perché sperava in un riavvicinamento, dopo la semifinale ha detto: "Ho molto rispetto per Carlo. Ho lavorato tanti anni con lui, abbiamo avuto un problema quando sono andato a Napoli ma il rispetto non cambia. È importante che quello non manchi mai".
Quindi niente pace tra i due, rapporto sempre ai minimi termini. Ma entrambi hanno usato la stessa parola e cioè rispetto, che non manca da entrambe le parti per l'altro. E chissà, magari partendo da questa base non si possa giungere alla pace vera e propria.