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La reazione dei calciatori dell’Arsenal alle spacconate di Haaland: è una vendetta tremenda

I Gunners hanno inflitto una sconfitta durissima (5-1) ai Citizens in Premier League. Gabriel e Lewis-Skelly protagonisti di una particolare forma di esultanza contro l’attaccante norvegese.
A cura di Maurizio De Santis
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Gabriel Magalhães ha urlato in faccia ad Haaland tutta la propria soddisfazione per il gol segnato da Odegaard. Lewis-Skelly ha esultato sbeffeggiandolo in maniera sfacciata, imitandone la posa di meditazione proposta spesso dallo. È la vendetta tremenda dell'Arsenal e dei suoi calciatori che hanno letteralmente distrutto il Manchester City nella sfida di Premier League. Il risultato è stata una sentenza: 5-1 senza possibilità di appello, cinque ceffoni sul muso e un colpo (l'ennesimo) alla stagione già abbastanza balorda della squadra di Pep Guardiola. I tabloid hanno raccontato così l'esito dell'incontro: "L'Arsenal si è portato a sei punti dal Liverpool dopo aver massacrato il Manchester City nel secondo tempo". Il termine "massacrato" spiega bene quel che è stata la prestazione offerta dai londinesi. E ancora: "Una vittoria clamorosa che rimarrà a lungo nella memoria".

Perché l'attaccante norvegese è finito nel mirino dei Gunners?

Dietro quelle reazioni dei londinesi c'è dell'altro rispetto alla semplice adrenalina da big match. Serve tornare indietro nel tempo e soffermarsi su quanto era accaduto nella gara di andata che era finita 2-2 e pareggiata dal Citizens per il rotto della cuffia., Ad aprire le marcature allora fu proprio Haaland e il comportamento che ebbe lasciò il segno. Non passarono inosservati né i gesti né le parole in libertà rivolte agli avversari e, più ancora, quel faccia a faccia cercato con il manager dei londinesi, Arteta. "Resta umile" gli mormorò col rischio di scatenare una rissa in mezzo al campo. Gli passò davanti fissandolo negli occhi senza che "l'interlocutore" cadesse nella provocazione.

La vendetta dei Gunners dopo i gesti di Haaland all'andata

In quel frangente, uno dei calciatori che si frapposero tra Arteta e Haaland fu proprio Lewis-Skelly che ricordava esattamente cosa accadde in quell'istante e soprattutto le parole che lo scandinavo gli riservò. Gli disse qualcosa del tipo: "E tu chi ca**o sei?". Pronunciò quella frase guardandolo con aria di scherno e di superiorità.

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Ecco perché oggi, dopo il gol che ha alimentato la cinquina clamorosa, ha esibito quella particolare forma di euforia così prendendo in giro l'avversario. Spiegazione identica anche per Gabriel. Cosa gli aveva fatto la punta norvegese? Il numero 9 del Manchester City aveva tirato una pallonata alla testa del difensore dell'Arsenal poco dopo il pareggio di John Stones avvenuto in pieno recupero

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