La promessa di Raphinha per “grazia ricevuta”: si fa tutto il campo in ginocchio
L'ultima giornata della Premier League ha riservato emozioni forti anche in zona salvezza. Novanta minuti drammatici per il Burnley, retrocesso assieme a Watford e Norwich, e di gioia incontenibile per il Leeds reduce da un'annata durissima e salvatosi all'ultimo assalto. Aveva bisogno di una combinazione di risultati favorevoli per evitare il tonfo in Championship: la vittoria contro il Brentford e un successo del Newcastle in trasferta.
Sono arrivati l'uno e l'altro al termine di un match vietato ai deboli di cuore: Leeds in vantaggio con Raphinha (il brasiliano si renderà protagonista di un post gara simbolico), raggiunto sul pareggio a meno di 20 minuti dalla fine e in salvo grazie alla rete di Harrison in pieno recupero (94°) e alla doppietta di Callum Wilson dei Magpies che ha steso il Burnley. Pazzesco ma reale: gioia e disperazione, il bello e il brutto del calcio raccolti un fazzoletto di minuti.
Al triplice fischio, però, accadrà qualcos'altro che catturerà l'attenzione dei tifosi del Leeds e del pubblico allo stadio. Raphinha ha tolto la maglietta, l'ha usata per esultare dopo aver raggiunto una salvezza che sembrava insperata, e s'inginocchia. Gli spettatori lo vedono percorrere l'intera lunghezza del rettangolo verde in quel modo: a capo chino, avanzando poco alla volta, strisciando gli arti inferiori sul prato fino ad arrivare dall'altra parte del campo. Perché lo ha fatto? Dietro quel gesto c'è una sorta di rituale: promettere a Dio di fare un determinato sacrificio con umiltà e gratitudine per grazia ricevuta.
Le emozioni, però, non sono finite lì. Nello spogliatoio è stato il tecnico del Leeds, Jesse Marsch, a scaldare gli animi con un discorso motivazionale e di ringraziamento per il risultato ottenuto mostrando compattezza e grande capacità di sofferenza. Si vince e si perde di squadra, il Leeds ha meritato sul campo quel sogno chiamato Premier League.
"Vi ho detto ragazzi prima della partita che siete il miglior gruppo con cui abbia mai lavorato – le parole commosse dell'allenatore subito dopo l'incontro -. Un gruppo che mostra convinzione e spirito di sacrificio, che non molla mai, che corre l'uno per l'altro, che combatte l'uno per l'altro, che fa tutto il possibile per raggiungere l'obiettivo. Ed è questo che ci ha portato qui. È il vostro carattere ragazzi, resteremo in Premier League, signori".