La profezia di Fabio Caressa sull’Italia nel 2014: aveva previsto cosa sarebbe successo fino a oggi
"Il sistema non funziona e se non cambia prepariamoci ad avere i prossimi 10 anni come gli ultimi 8". Le parole di Fabio Caressa, giornalista e voce dell'Italia su Sky Sport, pronunciate dopo l'eliminazione degli azzurri dai Mondiali di Brasile 2014, sono tornate ad essere nuovamente di stretta attualità in questi giorni. Il video di Caressa che spiega con forza i tanti problemi del nostro calcio che da lì a poco sarebbe stato interessato da altre delusioni, è oggi più che mai da vedere e ascoltare con grande attenzione per i concetti espressi.
L'eliminazione cocente avvenuta agli Europei 2024 è solo l'ultimo capitolo di una lunga serie di fallimenti che l'Italia ha vissuto in questi anni con la Nazionale. La vittoria nel 2021, seppur importante, è sembrata solo fumo negli occhi rispetto a quanto accaduto nel recente passato con la mancata partecipazione a due Mondiali consecutivi nel 2018 e nel 2022. Caressa aveva puntato il dito contro il sistema delle scuole calcio sottolineando come i problemi siano alla base. Sta di fatto che il suo discorso non fa una piega avendo previsto tutto per filo e per segno.
Il video di Caressa del 2014 diventato virale in queste ore
Caressa in un minuto riuscì a spiegare al meglio i reali problemi del sistema calcio in Italia. Una riflessione che non fa una piega: "È importante avere delle idee nuove – disse -. Possibile che il calcio debba vivere in un mondo che non esiste. Dobbiamo andare a Pozzuoli, nel sud Italia, nel Veneto a cercare i giocatori. Eravamo dei grandissimi produttori di calciatori poi ora non scandalizziamoci se vanno all'estero". Caressa si poneva dei quesiti 10 anni fa: "Perché i giocatori italiani vengono sottovalutati rispetto a quelli stranieri, non abbiamo più giocatori di qualità e ci siamo dimenticati come si gioca a pallone? No".
A questo punto il giornalista di Sky evidenzia nel dettaglio un problema sotto gli occhi di tuti: "Nelle scuole calcio insegnano ancora come si marca l'uomo? No, se sei grosso giochi con quelli bravi e se sei piccolo giochi con quelli non bravi perché quello grosso mi dà speranze di vincere piccoli campionati e fare carriera come allenatore – conclude -. Vedete, è il sistema che non funziona più". Oggi Caressa è tornato a parlare del medesimo problema riprendendo proprio quel video del 2014.
Caressa torna sul tema delle scuole calcio e sul concetto di "selezione sociale"
La situazione di certo non è cambiata e questo Caressa lo sottolinea: "Sta girando un mio video del 2014, non è che io fossi Nostradamus, le cose erano già lì – spiega -. Ma come funzionano le scuole calcio? Sicuramente costano. M siamo sicuri che tutti possano mandare 1-2 figli alle scuole calcio? Siamo sicuri che la forza economica non aiuti alcuni ragazzi a crescere più di altri?". A questo punto il giornalista punta il dito anche su un'altra questione:
"Io sono sicuro che una certa forza economica possa aiutare a fare carriera ad alcuni giocatori giovani – sottolinea -. E questo è un grave problema perché la prima selezione diventa una selezione sociale. E questo non è ammissibile". Bisogna agire e in fretta, perché i risultati dimostrano che la crisi del calcio italiano è ancora molto grave: "Bisogna fare delle cose concrete e questo sì bisogna fare sistema – conclude -. Se continuano ad avere degli interessi delle grandi squadre e delle Federazioni le cose non possono funzionare perché il sistema è unico e quando perdiamo, perdiamo tutti".