Caso tamponi, la Procura FIGC chiederà 6 punti di penalizzazione per la Lazio
La Procura FIGC chiederà sei punti di penalizzazione per la Lazio in classifica e l’inibizione per Claudio Lotito. A riportare questa indiscrezione del quotidiano romano Messaggero. L'accusa ha prodotto un documento di oltre 460 pagine, composto da una relazione che fa riferimento alle ispezioni a Formello, ai verbali degli interrogatori e in cui ci sono tutti i referti dei tamponi effettuati a calciatori e tesserati della squadra di Simone Inzaghi.
La società biancoceleste e il presidente Lotito hanno già pronta la replica e cercheranno di smontare punto per punto le accuse della Procura Federale in merito al caso tamponi: ci saranno diverse testimonianze e anche il fatto che il Protocollo Figc non è stato approvato dal Coni. Il numero uno del club capitolino rischia di dover lasciare tutte le cariche federali nel caso venisse squalifica fino a 12 mesi e un giorno.
Le conclusioni in base alle carte in mano alla FIGC, che vengono anticipate dal quotidiano che ha sede in via del Tritone, sono piuttosto pesanti: "Dalle positività emerse […] non risultano adempiute le procedure di comunicazione alle competenti Asl, eccezion fatta per una email di contenuto generico, priva di qualsiasi identificazione di positivi e di qualsivoglia prova documentale, sia dell'avvenuto reale invio, sia della ricezione. Non risultano attuate le misure di isolamento e quarantena prescritte dai protocolli sanitari per contenere il contagio da Covid-19, non avendo i positivi rispettato il termine minimo di isolamento fissato dalle circolari del ministero della Salute, né avendo i soggetti che con i primi avevano avuto contatti stretti (tutto il gruppo squadra) tenuto una condotta rispettosa della prescritta quarantena".
In base a quanto riporta la Procura mancherebbero tutte le comunicazioni alle ASL fino al 6 novembre 2020 e vi sarebbero delle contraddizioni per il giro dei tamponi del 30 ottobre, ovvero prima della gara col Torino: il medico sociale Fabio Rodia aveva dichiarato che tutto il gruppo squadra era risultato negativo mentre il presidente Lotito ha confermato la positività di Escalante, Vavro e Djavan Anderson. Sotto la lente d'ingrandimento anche l'allenamento mattutino del 3 novembre 2020 prima della trasferta in casa dello Zenit di San Pietroburgo, quando parteciparono alla seduta anche Immobile, Strakosha e Leiva nonostante Synlab avesse comunicato la positività dei calciatori ai tamponi del giorno prima.
La Lazio è stata deferita dalla Procura federale per non aver comunicato alle ASL competenti e messo in isolamento 8 giocatori positivi ai tamponi Uefa in occasione delle sfide di Champions col Bruges del 28 ottobre 2020 e quella del 4 novembre con lo Zenit San Pietroburgo, oltre alla mancata comunicazione alle Aziende Sanitarie Locali della messa in isolamento di altri 3 giocatori positivi ai tamponi Uefa (Immobile, Leiva e Strakosha) prima della trasferta di Torino del primo di novembre e per aver inserito in distinta un giocatore positivo nella gara con la Juventus dell'8 novembre 2020.