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La Procura Federale apre un’inchiesta dopo i cori razzisti a Bakayoko in Milan-Lazio

Dopo l’esposto del Milan, la Procura Federale della Figc ha deciso di aprire un’inchiesta per cori discriminatori contro i tifosi della Lazio. Acquisiti i video all’interno dello stadio e gli atti in mano alla Questura. “Nostro fermo impegno morale” ha sottolineato Gazidis “Non si può né si deve ignorare o tollerare qualsiasi atto discriminatorio”
A cura di Alessio Pediglieri
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Si ritorna a parlare ancora una volta di Milan-Lazio, il match che ha visto i rossoneri scappare in vetta alla classifica a punteggio pieno dopo tre giornate e che ha fatto registrare il primo ko stagionale della squadra di Maurizio Sarri. Una gara ‘infinita' che adesso vive l'ennesimo epilogo perché dopo l'esposto del Milan per cori discriminatori e razzisti nei confronti di Bakayoko, adesso la Procura della Figc ha aperto ufficialmente una inchiesta.

Prima il gol di Ibrahimovic che si accorge di poter andare a segno mentre si allaccia gli scarpini. Poi la lite a fine gara tra Sarri e Saelemaekers con relativa pesante squalifica per il tecnico dei capitolini che inasprisce la polemica. Adesso anche una inchiesta per razzismo. Le mille facce di Milan-Lazio continuano a moltiplicarsi relegando l'ottima prova in campo degli uomini di Pioli, in un angolo come fosse quasi un aspetto secondario.

Il Milan, conclusa la partita, aveva presentato un esposto ufficiale alla Procura federale, per denunciare e fare chiarimento su alcuni episodi di discriminazione  che si erano verificati durante il match. Dalla zona dei tifosi laziali erano piovuti diversi "buu" razzisti e cori discriminatori indirizzati in prevalenza al centrocampista rossonero, Bakayoko.

Adesso la Procura Federale della Figc ha accolto la richiesta rossonera e sta acquisendo i video della partita contro la Lazio, insieme agli atti in possesso della Questura di Milano. L'intento è  proseguire nell'indagine a carico del club capitolino, per far chiarezza sui cori razzisti nei confronti del centrocampista rossonero Tiémoué Bakayoko, provenienti dal settore ospiti e poi ripetuti, in parte, anche per Franck Kessiè, altro giocatore del Milan in campo preso di mira dai tifosi romani.

Lo stesso Bakayoko aveva voluto commentare l'episodio sui social, nell'immediato dopo partita: "Io e mio fratello Kessie siamo forti e orgogliosi del colore della nostra pelle". Dopo l'esposto, il club rossonero è tornato sull'argomento, attraverso alcune dichiarazioni dell'ad Gazidis per rimarcare l'impegno del club alla lotta contro ogni discriminazione: "Il mondo del calcio deve restare unito per tutelare tutti i giocatori in modo deciso e senza compromessi. Non possiamo né dobbiamo tollerare o ignorare atti razzisti. E' un fermo impegno morale"

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