La Procura chiede un anno di carcere per Rubiales per il bacio a Hermoso: “Senza consenso è aggressione sessuale”
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"Senza consenso è aggressione sessuale". È questa in sintesi la motivazione espressa dalla Procura nel chiedere la condanna a un anno di reclusione per Luis Rubiales, l'ex capo della federcalcio spagnolo finito a processo per il bacio a Jenni Hermoso. È la pena minima ritenuta "congrua" dalla pm, Marta Durántez Gil, ma la sanzione potrebbe essere gravata da un'ammenda di 50 mila euro (quale indennizzo richiesto dalla giocatrice) e da un'altra di un anno e mezzo per presunta coercizione. Totale: due anni e mezzo dietro le sbarre per l'ex numero del calcio iberico.
L'istanza mossa dalla Procura si fonda su un assunto specifico: "Anche un singolo tocco può rappresentare reato. E se avviene contro la volontà della persona è aggressione sessuale". Una posizione che ha tracciato un limite invalicabile rispetto alle eccezioni mosse dalla controparte, che ha provato a ribaltare la versione dei fatti sostenendo che non vi fu alcuna costrizione nei confronti della calciatrice. Una tesi, quest'ultima, che gli inquirenti hanno ritenuto irricevibile rispetto a quella enunciata con "coerenza totale" da Jenni Hermoso. "Se l'atto fosse stato consensuale oppure non avesse voluto dare peso alla situazione, non avrebbe sentito immediatamente il bisogno di parlarne".
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Al riguardo non ci sono dubbi né aspetti (ancora) poco chiari della vicenda che ha fatto il giro del mondo che ha investito i vertici del calcio spagnolo e scosso anche quelli della nazionale femminile, a giudicare da quanto emerso nel corredo accessorio delle indagini. "Il materiale probatorio in nostro possesso – raccontano i media iberici riportando le conclusioni della pm – è sufficiente per sostenere l'incriminazione per violenza sessuale. Non è necessario dimostrare che vi fossero intenti lussuriosi".
Esposto il contesto, Durántez Gil ha spiegato anche le proporzioni della condanna avanzata al termine della fase dibattimentale. "Abbiamo ritenuto che la pena minima, che va da 1 a 4 anni, fosse congrua rispetto a quanto accaduto. Si è trattato solo di un bacio e non c'è stata alcuna condotta ulteriore lesiva o invadente. Ma questo non rende meno grave la portata del gesto". E il riferimento alla successiva coercizione lascia in sospeso anche la possibilità che alla richiesta di condanna prefigurata si aggiunga anche quest'altra aggravante. Tutto ruota sempre intorno alla stessa motivazione: "Non c'era consenso".