La prima volta della Bobo TV sulla Rai è agghiacciante: cinque minuti vuoti e chiassosi
La prima volta è sempre la più difficile e a questa regola non si è potuta ritrarre nemmeno la squadra della "Bobo TV" che, in uno dei Mondiali maggiormente criticati nella storia del calcio, è sbarcata sulla Rai. Così, è andata in onda "alla vecchia maniera", attraverso gli schermi televisivi del servizio pubblico, entrando nelle case di milioni di italiani abbandonando per l'evento iridato la consueta vetrina "social", dove l'idea era nata, cresciuta e diffusa. E non è andata per nulla bene.
Christian Vieri, Nicola Ventola, Lele Adani e Antonio Cassano sono i quattro "moschettieri" della nuova era delle trasmissioni calcistiche di commento, con un format che ha letteralmente ‘spaccato' via social, in cui sono riusciti a ricreare un salotto virtuale (ognuno collegato comodamente a casa propria) dove ognuno è sempre stato libero di dire ciò che pensava analizzando tutte le sfaccettature del mondo del pallone, italiano o estero che fosse. Parole in libertà, come lo stesso Vieri dichiarò anche a Fanpage.it, senza filtri, bavagli o censure, con argomenti e discussioni che spesso sono state al centro anche di polemiche e critiche pesantissime.
Raccontare i Mondiali sulla "BoboTV" era un'occasione unica per ribadire la propria filosofia e così gli ex quattro giocatori, oggi affermati opinionisti del web senza veli, si sono dati da fare e quando è stata annunciata la loro apparizione in TV, con un accordo con la Rai, è nata una vivace curiosità su ciò che sarebbe accaduto sin dalla prima puntata, provando a rispondere ad alcune precise domande: sarà la solita irriverente trasmissione che si è vista fin qui sui social? Ad Antonio Cassano si faranno dire le stesse cose con la libertà di sempre? Com'è possibile che una trasmissione senza alcun freno possa andare in onda sulla Rai? E perché dopo aver criticato fortemente la TV per i suoi diktat prestabili, Vieri e amici ora tornano sul grande schermo?
Domande alle quali è giunta risposta dagli stessi protagonisti, nella prima puntata andata in diretta lunedì sera, 21 novembre, al secondo giorno dei Mondiali in Qatar e qualcosa di diverso è apparso immediatamente sul ‘format' espresso. Soprattutto nella grafica, più accattivante e curata ma decisamente meno nei contenuti, senza quelle caratteristiche classiche per cui hanno avuto così tanto successo grazie ad una assoluta spontaneità con cui hanno provato sempre a prendere una posizione.
Non più Christian Vieri quale conduttore principale a dettare tempi, analisi e argomenti, bensì – direttamente dal Qatar – un eccitato Lele Adani (già sbarcato al seguito della squadra sportiva Rai) con gli altri tre amici nelle vesti di ‘ospiti'. Poi, la location: se per Adani e Cassano il collegamento risultava ‘tradizionale' (webcam singola in primo piano), Vieri e Ventola sono apparsi in un salotto, insieme, in una inquadratura aperta, dove non sono mancati gadget e sponsor che non sono ‘sfuggiti' a tantissimi spettatori.
Una prima delusione che lo stesso Adani ha provato a cancellare, dettando immediatamente la classica linea di pensiero cara alla "Bobo TV Speciale Qatar": "Siamo sbarcati in Rai, ragazzi! La Bobo Tv che ti dà del tu e sbarca in TV vuole il nostro commento libero, incalzante, infiammante!". Una premessa che ha subito riconciliato con i tanti perplessi fan del web ma che anche in questo caso ha disatteso poco dopo ogni aspettativa.
Abituati a dirette di ore, il primo ‘bavaglio' è arrivato sulle tempistiche: solamente cinque minuti di diretta, praticamente nulla per poter approfondire qualsiasi analisi in modo adeguato. E così si è partiti con un argomento ‘soft', a dir poco banale e scontato: chi vincerà i Mondiali? Una "fiammata" (come raccontato dal programma) più da cerino che da vera e propria esplosione in cui anche il classico irruento e polemico Cassano si è subito snaturato: "Non fatemi innervosire, che siamo in Rai e dobbiamo essere seri". Premessa che mai e poi mai si sarebbe ascoltata via social, dove vigeva tutt'altro pensiero.
Ma purtroppo per gli affezionati della ‘vera' "BoboTV" le delusioni si sono accavallate pur in soli 5 minuti ed ecco la "mazzata" decisiva: il pronostico, con tanto di sponsor allegato. Tra risate quasi forzate, altro argomento ‘soft', di prassi, senza alcun tipo di acuto o sorpresa, in un copione in cui i 4 spregiudicati del web sono sembrati legati ad un filo rosso che li ha condotti per mano ad argomenti tradizionali, quasi ‘confezionati': "Quanti gol farà l'Argentina?" è stata la ‘grande domanda' sul finale di una trasmissione che si è consumata senza lasciare quasi traccia di sè con l'ultimo ‘acuto' di Cassano: "Ci vediamo domani, e se non ci vedete accendete la luce".
Banali, scontati, chiassosi e snaturati. Questa la prima puntata della "BoboTV Speciale Qatar" in Rai. Appuntamento alle puntate successive, nella speranza che luce si accenda veramente.