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La prima donna arbitro in Inghilterra è vittima di insulti misogini: arrestati due giovani tifosi

Due giovani tifosi inglesi sono stati arrestati per aver rivolto cori misogini all’arbitro donna: non è la prima volta che accade allo stadio del Birmingham.
A cura di Ada Cotugno
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Due tifosi inglesi sono stati arrestati per aver rivolto cori misogini a Rebecca Welch, l'arbitro di Birmingham City-Sheffield Wednesday. Nell'ultima partita di Championship (la Serie B inglese) addosso alla direttrice di gara sono piovuti canti e commenti offensivi che faranno scattare subito provvedimenti.

"Abbiamo arrestato due ragazzi per dei cori misogini davanti all'arbitro donna durante la partita casalinga del Birmingham City al St Andrew's" si legge in una dichiarazione della polizia del West Midlands che è intervenuta immediatamente per porre fine all'orribile situazione che ha coinvolto Welch.

I tifosi sono stati individuati dagli agenti di sicurezza che erano presenti allo stadio e hanno colto in flagrante i due giovani ragazzi intenti ad offendere l'arbitro: "I nostri agenti hanno sentito i cori diretti al funzionario e hanno agito rapidamente per arrestare i due, che hanno entrambi 17 anni".

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Purtroppo non è la prima volta che allo stadio del Birmingham accadono episodi del genere. Prima della partita infatti lo speaker dello stadio ha ricordato a tutti i tifosi che potrebbe essere emessa una squalifica di cinque anni per canti e offese discriminatorie o incitamento all'odio.

Un appello non banale, visto che proprio in quello stadio nell'ultima partita diretta da Welch si erano sentiti cori misogini nei suoi confronti. L'avviso purtroppo non ha avuto l'effetto sperato: nonostante la minaccia di daspo i due tifosi hanno comunque insultato il direttore di gara e ora andranno incontro a una spiacevole punizione.

Rebecca Welch ha fatto il suo debutto a gennaio ed è stata la prima donna ad arbitrare una partita tra professionisti in Inghilterra, un traguardo importante che è stato però rovinato da diversi episodi d'odio: già una volta la direttrice di gara era già stata presa di mira con cori discriminatori.

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