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La prima decisione di Xavi al Barcellona: via a gennaio, ancora prima di vederlo in allenamento

Xavi e il Barcellona pagheranno congiuntamente la clausola rescissoria di 5 milioni, consentendo al 41enne di liberarsi dal contratto in essere con l’Al-Sadd. Il nuovo tecnico blaugrana firmerà fino al 2024 e sarà presentato lunedì al Camp Nou, intanto avrebbe già preso la prima decisione: una cessione sicura a gennaio.
A cura di Paolo Fiorenza
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Manca solo la nota del club catalano, ma non ci sono più dubbi: Xavi Hernandez è il nuovo allenatore del Barcellona in sostituzione dell'esonerato Ronald Koeman. È dunque finita la gestione ad interim del suo vecchio compagno di squadra Sergi, che tornerà ad occuparsi a tempo pieno della squadra B del club blaugrana dopo aver centrato un'importante vittoria in Champions League nell'ultimo turno in casa della Dinamo Kiev. Il 41enne di Terrassa si lega al Barça fino al 2024: toccherà dunque a lui l'onere di una ricostruzione che appare non facile dopo l'addio di Messi ed alla luce del dissesto economico del club.

È stata una giornata intensa di trattative sull'asse Catalogna-Qatar, dopo che l'annuncio ufficiale dell'Al-Sadd aveva creato un piccolo incidente diplomatico nella parte in cui parlava di "clausola rescissoria pagata" per liberare Xavi. Un'affermazione che ha provocato la rabbia del Barcellona, che ha negato di aver raggiunto un accordo in tal senso col club di Doha. L'impasse è durato poco, visto che il problema è stato risolto con una decisione salomonica: Xavi e il Barça pagheranno congiuntamente la clausola di 5 milioni di euro che era stata inserita nel contratto del tecnico con l'Al-Sadd.

Xavi dovrebbe arrivare a Barcellona già sabato e la presentazione del nuovo allenatore blaugrana avverrà lunedì 8 novembre al Camp Nou. Intanto, secondo quanto riferisce Sport, già avrebbe preso la sua prima decisione nel nuovo ruolo: cedere a gennaio Luuk de Jong, arrivato in prestito dal Siviglia nella notte dell'1 settembre, sul gong del mercato per rimpiazzare Griezmann che qualche ora prima era tornato all'Atletico Madrid. Una sonora bocciatura quella del 31enne attaccante olandese, che il connazionale Koeman aveva presentato così: "Quando c'è un cross in arrivo, Luuk è più pericoloso di Neymar. È un tipo diverso di attaccante rispetto a quello che abbiamo e penso che tutte le squadre dovrebbero averne uno come lui".

Opinione non suffragata dai fatti in questi due mesi trascorsi in Catalogna, al punto che lo stesso Koeman lo ha messo ai margini nelle ultime partite, prima che Sergi lo accantonasse completamente nelle due gare della sua gestione contro Alaves e Dinamo Kiev. Adesso per lui potrebbe andare ancora peggio con l'arrivo di Xavi, che avrebbe deciso il suo destino prima ancora di vederlo in azione in un singolo allenamento.

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