La prima cosa che fa Mbappé dopo il gol della Francia: deve vendicarsi, è più forte di lui
Kylian Mbappé ha consumato la personale vendetta contro Jan Vertonghen nel finale di Francia-Belgio. L'autorete del difensore su tiro di Kolo Muani ha consegnato ai transalpini la vittoria (1-0) a cinque minuti dalla fine dell'incontro e permesso all'attaccante di dare sfogo a tutta la propria frustrazione per quanto accaduto nel corso di un match teso e difficile. Una telecamera alternativa rispetto a quella che aveva fisso l'obiettivo sull'autore del vantaggio ha registrato la reazione emotiva dell'ex Psg.
L'esultanza vendicativa di Mbappé in faccia a Vertonghen
Cosa ha fatto Mbappé? Il primo pensiero avuto, l'atteggiamento d'impulso non è stato correre per abbracciare il compagno di squadra ma avvicinarsi muso a muso con il centrale belga per urlargli qualcosa. Quel che è sembrato solo un gesto antisportivo, scorretto sotto il profilo umano, in realtà nasconde dell'altro.
Serve andare un po' indietro nel tempo e tornare al 70° quando, col risultato ancora fermo sullo 0-0, Mbappé si scontra con un avversario, cade in area di rigore e viene affrontato da Vertonghen. L'ex centrale del Tottenham lo ammonisce perché pensa abbia simulato, lo invita a non fare tante storie e a rialzarsi in fretta.
Il gesto del difensore belga nei confronti dell'attaccante
Le immagini della diretta fissano l'attenzione su quel frangente che accende i minuti decisivi della partita. C'è un passaggio in particolare che Mbappé deve aver legato al dito: Vertonghen porta il dito davanti alla bocca e gli intima di stare in silenzio. La situazione rischia perfino di degenerare tanto che l'arbitro svedese, Glenn Nyberg, ha dovuto fermare il gioco per calmarli. È l'epilogo di uno confronto senza esclusione di colpi.
Il finale rocambolesco di Francia-Belgio a Euro 2024
Belgio condannato da un autogol rocambolesco, Francia avanti (ancora una volta) per il rotto della cuffia. A margine della gara degli ottavi di finale nessuno è risparmiato dalle critiche.
Non lo sono i diavoli rossi che, dopo i fischi contro l'Ucraina, adesso affrontano anche il fuoco di fila dei media per la ‘generazione d'oro' che ha perso l'ennesima occasione per vincere qualcosa (in conferenza De Bruyne avrà un battibecco con un giornalista italiano, definendolo "stupido"). Non lo sono i francesi che ai quarti sono arrivati senza segnare mai su azione come testimoniano il successo con l'Austria e i pareggi con Olanda e Polonia ottenuti tra autogol e rigori. Il copione s'è ripetuto anche contro il Belgio e adesso all'orizzonte c'è il Portogallo.