La Premier League può essere annullata: più di una squadra non vuole finire il campionato
Non è solo l'Italia del calcio ad interrogarsi sul destino del massimo campionato. Anche oltremanica, l'argomento del futuro della Premier League è d'attualità. Ultimi a fermarsi per l'emergenza Coronavirus, i vertici del pallone inglese sono stati i primi a rendersi conto dell'impossibilità di tornare in campo anche a maggio. Le ultime indiscrezioni raccontano che il fronte di chi vorrebbe una sospensione definitiva del campionato e di annullamento dello stesso, è sempre più corposo, con più di una squadra che ha manifesto la perplessità sulla possibile ripresa delle attività.
Premier League, più di una squadra non vuole finire il campionato
La Premier League si è fermata ufficialmente fino al 30 aprile, con la prospettiva di riprendere appena possibile le attività soprattutto per evitare di rimborsare i milioni dei diritti televisivi. Con il passare dei giorni, e degli incontri in video-conferenza, gli esponenti dei club del massimo campionato inglese hanno preso atto della difficile situazione legata alla crisi COVID-19, e un numero sempre maggiore di società sembra prendere in considerazione la prospettiva di uno stop definitivo anche per motivi morali, con tanto di annullamento
Annullare la Premier per motivi morali, dopo l'emergenza Coronavirus. Aumenta il fronte dei favorevoli
The Athletic, a tal proposito, ha riportato in fonte anonima le dichiarazioni di alcuni dirigenti di vertice dei club della Premier League. Uno di questi ha dichiarato: "È esattamente chiaro quello che succederà. È una pandemia in tutto il mondo. Ci sono pochissimi perdenti. Liverpool? (la squadra che sta dominando il torneo e aveva praticamente già messo in cascina il titolo, ndr) lo so. Ma nel grande schema delle cose, onestamente, non importa davvero… Adesso sembriamo bambini petulanti e ridicoli. Credo fermamente che ciò che stiamo facendo sia sbagliato".
Non è il momento di parlare di calcio, il club inglesi spingono per l'annullamento del campionato
Non è il momento di parlare di sport insomma, e sembra impraticabile anche la possibilità di tornare in campo a porte chiuse. Un dirigente si è detto scioccato dai dibattiti sul calcio in un momento come questo: "Come si può praticare uno sport di contatto che potrebbe causare lesioni e che un individuo ben pagato e altamente privilegiato debba andare in ospedale per essere riparato, ponendo un carico ancora maggiore sul sistema ospedaliero in un momento in cui il virus sta aumentando?Lo trovo così offensivo che stiamo anche parlando in questo modo; non solo non è importante… trovo solo offensivo l'intera proposta. Che le persone stiano morendo attaccate ai ventilatori e tuttavia stiamo pensando ad un gioco. Sono sconcertato"