La Polonia dopo la Germania, il campionato riprenderà il 29 maggio
La Bundesliga vuol farlo il 9 maggio, la Polonia il 29. Dovrebbero essere questi i primi due campionati d'Europa a ripartire dopo la pandemia da covid-19. Come e con quali rischi? Bella domanda. La realtà è che in tutti i Paesi la risposta è sempre la stessa: lo spettacolo deve continuare non perché serve un elemento di distrazione di massa (come se fosse possibile dimenticare le sofferenze, il dolore, i morti grazie a un gol) ma perché l'azienda calcio non può permettersi di chiudere adesso la stagione. Sia pure con effetti differenti ma è così in Italia, in Spagna, in Francia o alla corte degli efficientissimi "teteschi di Cermania".
È così anche in Polonia dove – rigorosamente a porte chiuse – si giocheranno di nuovo le partite del campionato. Anche lì la Serie A (che si chiama Ekstraklasa) deve ricominciare. Lo ha ammesso in conferenza stampa il premier polacco, Mateusz Morawiecki, quando ha riferito di "un piano specifico per arrivare alla prima partita entro la fine di maggio". Una decisione maturata con l'avallo di tutti i protagonisti, dalle autorità istituzionali (ministero dello Sport e della Salute) fino alle cariche dirigenti del calcio polacco e le stesse organizzazioni sportive. Fischio d'inizio il 29 maggio, chiusura entro il 20 luglio per restare nel solco delle direttive della Uefa: così recita il comunicato ufficiale.
Non ripartirà solo il calcio, che catalizza la maggior parte dell'interesse pubblico, ma tutto lo sport. Tant'è che se in Polonia le squadre di club non beneficiano di star del pallone come CR7 c'è una disciplina (lo speedway) molto seguita e apprezzata. L'appuntamento per la gara di motociclismo è per il prossimo 12 giugno: si farà anche senza la presenza del pubblico.
Non è l'unica novità che scandirà il mese di maggio. Il capo del governo polacco ha indicato la data del 4 come una sorta di ritorno alla "normalità" (sia pure con regole molto rigide) anche per tutta l'attività sportiva di base e non necessariamente agonistica oltre ai centri di allenamento per gli atleti in previsione delle Olimpiadi differite di un anno.