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La picconata di Ancelotti al Brasile, il rinnovo col Real è una liberazione: “È andata come volevo”

La conferma di restare al Real Madrid fino al 2026 ha chiuso le porte ad Ancelotti come neo ct del Brasile. Una notizia circolata dallo scorso luglio e poi naufragata per una serie particolare di eventi: “I contatti c’erano, ma alla fine è quello che ho sempre desiderato”
A cura di Alessio Pediglieri
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Carlo Ancelotti nuovo ct del Brasile. Una notizia che aveva fatto capolino e poi il giro del mondo in un attimo lo scorso luglio quando proprio la Federazione verdeoro aveva spiazzato tutti annunciando l'attuale allenatore del Real Madrid come prossimo tecnico dei pentacampioni. Invece, alla fine, non se ne farà nulla con il rinnovo oramai nero su bianco con le merengues e la Seleçao di nuovo al centro di una situazione ai limiti del paradosso: Federcalcio dimissionaria e minaccia FIFA di esclusione dalle competizioni internazionali. Con l'ultimo colpo inferto proprio dal tecnico italiano: "Alla fine è andata come avevo sempre desiderato".

Dunque,  l'unica certezza ad oggi è che il Brasile non avrà Carlo Ancelotti come nuovo commissario tecnico. Il resto naviga tra i flutti dell'incertezza più assoluta con la CBF – la Federcalcio brasiliana – in balìa di una serie di problematiche che stanno gettando pesantissime ombre sull'immediato futuro della nazionale cinque volte campione del Mondo. L'avvertimento della FIFA è stato chiaro dal momento in cui Ednaldo Rodrigues è stato destituito da presidente con ordinanza del tribunale: nessuna elezione affrettata, si discuterà la situazione solo dall'8 gennaio in poi a seguito di un summit tra la stessa FIFA e il CONMEBOL. Nel frattempo, nessuna ingerenza esterna altrimenti ci sarà il rischio di esclusione dalle competizioni internazionali.

Ednaldo Rodrigues, oramai ex presidente della Federcalcio brasiliana, aveva annunciato Ancelotti
Ednaldo Rodrigues, oramai ex presidente della Federcalcio brasiliana, aveva annunciato Ancelotti

Uno tsunami che ha sconvolto il calcio brasiliano e frenato, anzi chiuso, qualsiasi aspettativa di vedere Ancelotti sulla panchina verdeoro: Rodrigues era stato il suo primo estimatore, colui che lo aveva contattato e tessuto i rapporti fino all'offerta concreta offrendogli la Nazionale. Ancelotti ha di fatto confermato i contatti: "Ho avuto contatti con il presidente, che era Ednaldo Rodrigues. Voglio ringraziarlo ancora adesso perché mi ha dimostrato affetto e interesse per me in vista di volermi fare allenare la squadra brasiliana". Poi, però il concatenarsi di eventi avversi: "Negli ultimi mesi Ednaldo ha cessato di essere presidente della federcalcio brasiliana" e così sono venuti meno i presupposti.

E se per il Brasile e suoi tifosi tutto è apparso come una condanna, per Ancelotti è stata una autentica liberazione: "Finalmente la cosa è andata come avevo sempre desiderato: restare al Real Madrid. Non so se il Brasile mi vorrà nel 2026, né se sarà contento della mia decisione" ha poi aggiunto il tecnico. "Sono felice di restare altri due anni qui. Ma nel 2026 posso continuare e potrebbe non essere il mio ultimo contratto: mi piacerebbe poter rimanere l'allenatore del Real Madrid anche nel 2027 o nel 2028".

Parole che non sono di sicuro piaciute ai tifosi verdeoro che hanno visto in quel rinnovo e nelle successive dichiarazioni un vero e proprio "tradimento", anche se non c'è mai stato un accordo scritto ma solo un classico gentleman agreement venuto a mancare per l'assenza di una delle due parti. Dopotutto, il "no" di Ancelotti che ha stretto un nuovo patto con Florentino Perez, è stata l'ennesima picconata al Brasile che ha rimediato una pessima figura internazionale. Un'onta, a leggere i media verdeoro, che stanno raccontando uno dei periodi più bassi del calcio bailado: il rifiuto di Ancelotti, la federcalcio che rischia il commissariamento e una Nazionale che annaspa a metà classifica nel girone di qualificazione mondiale.

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