La nuova vita di Manolo Gabbiadini a 32 anni: negli Emirati Arabi fa la differenza a suon di gol
Che fine ha fatto Manolo Gabbiadini? Dell'attaccante bergamasco si sono perse le tracce in Italia, ma nei lidi dov'è approdato l'ex nazionale azzurro fa la differenza a suon di gol. Lo scorso luglio Gabbiadini si era accasato a parametro zero negli Emirati Arabi, firmando per l'Al Nasr: il club di Dubai gli ha garantito un ricco contratto triennale da 3 milioni netti a stagione, uno stipendio che ha quasi triplicato il suo vecchio ingaggio alla Sampdoria.
Nell'estate che ha visto tantissimi calciatori di primissimo piano – da Benzema a Neymar – seguire la strada tracciata da Cristiano Ronaldo e trasferirsi in Arabia Saudita in cambio di vagonate di denaro, qualcun altro ha scelto destinazioni diverse ma pur sempre munifiche: se Verratti è andato in Qatar, Gabbiadini ha scelto gli Emirati, pur avendo a disposizione altre opzioni da Grecia e Turchia.
Probabilmente Manolo era fiducioso che in quel calcio potesse dire la sua da protagonista e i fatti gli hanno dato ragione. Pur giocando in una squadra che ha iniziato la stagione in maniera negativa, al punto da essere stata costretta a cambiare allenatore (il 27 novembre è arrivato in panchina l'olandese Alfred Schreuder, che ha preso il posto dell'esonerato Goran Tufegdzic), l'attaccante di Calcinate ha segnato tanto in questo avvio di avventura emiratina: 13 gol in 23 partite, aggiungendoci anche 3 assist.
Gabbiadini è titolarissimo al centro dell'attacco dell'Al Nasr, così come sono inamovibili nell'undici titolare altre due vecchie conoscenze del calcio italiano: Adel Taarabt e Kevin Agudelo. I gol di Manolo hanno aiutato la squadra di Dubai a scalare la classifica: dai bassifondi dove si trovava, adesso è risalita fino al quinto posto nella graduatoria con 35 punti. La capolista Al Wasl è tuttavia lontanissima, a quota 55.