La nuova vita di Florent Malouda nella foresta tropicale: è entrato a far parte dell’esercito
Florent Malouda si è messo alle spalle tutto il mondo del calcio per cominciare una nuova vita a casa sua, a contatto con la natura e al servizio di chi ne ha più bisogno. L'ex calciatore del Chelsea ha deciso di abbandonare completamente il mondo del pallone dopo il ritiro avvenuto nel 2018 e di tornare nella Guyana francese per far parte di un corpo militare. Dopo durissimi addestramenti l'ala dei Blues si è unito al 3° Reggimento di fanteria forestale, un programma specifico del governo francese che consente ai civili di dare un contributo volontario promuovere i valori e le missioni dell'istituzione militare.
Un cambiamento radicale per chi era abituato a un'altra realtà. Eppure Malouda ha preferito non continuare per quella strada: dopo il ritiro ha provato a sfondare in panchina diventando il preparatore dello Zurigo, ma l'esperienza è durata soltanto un mese perché l'ex calciatore ha capito immediatamente che non era affatto tagliato per quel ruolo e ha preferito ricominciare nella foresta tropicale del suo Paese.
La nuova vita di Florent Malouda
Il cambiamento è stato radicale e inaspettato: nessuno avrebbe mai immaginato che Malouda potesse lasciare totalmente il mondo del calcio per tornare in patria in un'organizzazione militare, una svolta repentina che gli ha permesso di mettersi tutto alle spalle. Nella sua carriera l'ex giocatore è ricordato soprattutto per la lunghissima esperienza al Chelsea conclusa con la vittoria della prima storica Champions League: un traguardo importante che però non lo ha spinto a immaginare un futuro in panchina o come commentatore televisivo, strade che invece hanno intrapreso molti vecchi colleghi.
Per questo Florent Malouda è tornato nella Guyana francese, dipartimento d'oltremare della Repubblica francese, per unirsi al 3º Reggimento di fanteria forestale. Sui social di recente ha pubblicato diverse foto dei suoi addestramenti e dei primi giorni in questa nuova veste: il nuovo lavoro gli permetterà di organizzare escursioni lungo il fiume, di dormire in tenda e di istruire i più giovani portando avanti i valori dell'istituzione militare pur senza essere un militare a tutti gli effetti. Ad attenderlo ci saranno sfide importanti, questa volta lontano dal campo, per aiutare le comunità locali più povere a uscire dalle difficoltà.