La nuova vita di Dani Alves fuori dal carcere: era sul lastrico, cosa fa oggi per rilanciare gli affari
Dani Alves s'è rimesso in affari. A circa due mesi di distanza dall'uscita dal carcere di Brians 2, a nome dell'ex calciatore risulta intestata presso il Registro delle Imprese la società OQP Sport & Management. Ha sede a Barcellona e un capitale di 30 mila euro, ne è socio e amministratore unico: si occuperà della gestione dei diritti d'immagine, di fornire consulenze e rappresentare gli interessi degli sportivi nel mondo dei contratti e delle sponsorizzazione che alimentano il portafoglio degli atleti.
L'ex calciatore in libertà provvisoria dopo la condanna per violenza sessuale
L'ex calciatore brasiliano, oggi 40 enne, ha approfittato della condizione di libertà provvisoria in cui si trova per riprendere in mano la vita (provando a ricucire il rapporto con la moglie, Joana Sanz) e le attività che avevano subito un brusco stop a causa dei guai giudiziari in cui era finito per l'accusa di violenza sessuale e la successiva condanna in primo grado a 4 anni e mezzo di reclusione (di cui oltre 1, dal 20 gennaio 2023 al 25 marzo 2024, scontato in regime di detenzione preventiva).
Il pagamento della cauzione di un milione di euro ha consentito all'ex giocatore di tornare a casa fino alla sentenza definitiva dell'appello che potrebbe arrivare all'inizio del prossimo anno. Per ottenere il beneficio accordatogli dal tribunale Dani Alves ha dovuto consegnare i due passaporti (sia quello spagnolo sia quello brasiliano) e sottoporsi a obbligo di comparizione settimanale in tribunale.
Calciatore e imprenditore, il giro di affari messo in piedi da Alves in carriera
La società messa in piedi di recente non è il primo tentativo da parte del brasiliano di mettere a frutto la propria esperienza di campione per farsi largo nel mondo delle agenzie che si occupano di brand e marketing. La prima moglie, Dinorah Santana, risultava amministratore unico di Flashforward, una piccola holding con sede a Esplugues de Llobregat. Insieme avevano anche diversificato il campo degli investimenti con un'altra azienda operante nello stesso ambito di interessi, laCedro Esport.
Calciatore e imprenditore. I milioni incassati nel corso della carriera grazie agli ingaggi cospicui non sono stati solo spesi ma utilizzati in società immobiliari oppure per finanziare il business della ristorazione e della moda, fino a creare anche un marchio per le montature degli occhiali. Un mondo sul quale la vicenda giudiziaria s'è abbattuta come un ciclone. Uno spiraglio c'è stato a febbraio scorso quando il tribunale nazionale ha dato ragione a Dani Alves nel contenzioso aperto con il ministero del Tesoro: la sentenza gli restituì la somma di 1.2 milioni di euro.