La nuova vita di Balotelli in Svizzera: “È come Mick Jagger”. Ma ha un problema di nome Filip
Non è ancora decollata la nuova avventura di Mario Balotelli in Svizzera con la maglia del Sion: il 32enne attaccante bresciano ha giocato poco dal suo arrivo nel club allenato da Paolo Tramezzani, dopo che nella scorsa stagione è stato un titolare inamovibile in Turchia nell'Adana Demirspor, disputando una buona stagione.
Finora Balotelli è partito dal 1′ solo in un'occasione, per il resto si è sempre seduto in panchina: il suo ruolino dice 4 presenze con 166 minuti in campo. Il buono della vicenda è che negli ultimi due match sono arrivati altrettanti gol: su rigore nella sconfitta casalinga per 3-1 contro il Winterthur (l'unica gara in cui è stato schierato titolare) e poi il suo primo su azione nel pirotecnico 4-4 sul campo del Grasshoppers di sabato scorso. Risultati che tengono il Sion lontano 8 punti dalla prima posizione occupata dallo Young Boys.
Inevitabilmente sull'ex nazionale azzurro si sono riversate le prime critiche, alla luce del fatto che il trasferimento di Super Mario è stato uno dei più clamorosi che si siano mai visti nel campionato svizzero. Il presidente del club del Canton Vallese Christian Constantin si dice tuttavia soddisfatto e difende il suo gioiello: "È Balotelli, a lui si interessano tutti, lo conoscono tutti. Quando le persone lo vedono da qualche parte, tirano fuori i telefonini e fanno video. Ma al giorno d'oggi è normale, non è il trombettista di Andermatt (un piccolo comune svizzero, ndr), è Mick Jagger".
Insomma il boss del Sion mette sul piatto della bilancia tutto – probabilmente è anche per il ritorno di immagine che lo portato il giocatore in Svizzera – e tuttavia è evidente che l'inserimento di Balotelli nella nuova realtà è problematico, soprattutto per un paio di situazioni che lo sfavoriscono e che sono legate tra loro: il modulo di Tramezzani, un 4-3-3 che prevede un solo riferimento centrale in attacco, e colui che inaspettatamente sta occupando in maniera stabile quella posizione, il 22enne Filip Stojilkovic.
L'attaccante svizzero quest'anno è partito a razzo, con 6 gol e 3 assist nelle prime 12 partite, ed evidentemente il tecnico ritiene che gli dia maggiori garanzie – soprattutto nella fase di non possesso palla – rispetto a Balotelli, di cui già si dice che costringe il Sion a "giocare uno in meno", "trotterellando in maniera sfacciata nei confronti dei suoi compagni di squadra". L'ex attaccante di Inter e Milan non se ne cura: la stagione è lunga, verranno tempi migliori.