La nuova vita del Papu Gomez: “Certe partite dell’Atalanta mi annoiano e non le guardo”
L'addio all'Atalanta del Papu Gomez è stato fragoroso. Il legame dell'argentino con il club nerazzurro sembrava indissolubile, invece le strade si sono separate e da fine gennaio Gomez veste la maglia del Siviglia, con gli andalusi ha giocato in Champions e ha sognato fino a lunedì scorso il titolo. Ma l'Atalanta farà sempre parte della vita di Gomez che non dimentica soprattutto Bergamo: "Ho vissuto sette anni a Bergamo e il mio cuore resta lì. Mi manca la passeggiata in città alta, e andare a mangiare dai miei amici".
Ha concesso un'intervista a DAZN l'argentino che ovviamente è finito a parlare della squadra di Gasperini, che veleggia verso la qualificazione in Champions League per il terzo anno consecutivo, e toccando quell'argomento ha detto:
L'Atalanta è talmente forte che so che alcune partite le vinceranno facilmente, quindi mi annoio e non le guardo perché so che finiranno 3 o 4 a zero. Altre le guardo con un po' di nostalgia.
La frecciata del Papu Gomez: "Mi volevano in Arabia o in MLS"
Quando Gomez è stato messo sul mercato si è aperta un'asta con tante big della Serie A che hanno fatto un sondaggio. Ma l'Atalanta ha deciso di cedere l'argentino all'estero. Si era parlato di ricchissimi ingaggi per l'argentino. Proposte provenute da lontano, dall'Arabia Saudita o dagli Stati Uniti. Gomez ricorda tutto, ha annotato tante dichiarazioni, e dice apertamente che c'è stato qualcuno che avrebbe voluto cederlo in un campionato non europeo. Rivendica la sua scelta ed è fiero di giocare in una squadra importante:
Sapevo che c'era chi voleva vedermi sparire in campionati strani come l'Arabia o MLS. Non potevo finire male la mia carriera in campionati scarsi. L'anno scorso sono stato votato come miglior centrocampista della Serie A. Dovevo andare in una grande squadra. Qui c'è gente di grande esperienza come Rakitic, Fernando. Mi hanno fatto sentire subito parte del gruppo.
Le differenze tra l'Italia e la Spagna secondo il Papu Gomez
Ci ha messo un po' di tempo per abituarsi alla nuova realtà il Papu che ha trovato differenze notevoli sia nella vita di tutti i giorni che negli impianti spagnoli. L'Italia secondo il talento sudamericano è rimasta molto attardata:
Sono arrivato da zero gradi di Bergamo a 21 gradi di Siviglia. Loro pranzano verso le tre del pomeriggio, in Italia mangiavo alle 12.30 massimo alle 13. Una volta qui sono andato al ristorante alle 13.30 ed era chiuso. Qui mi hanno sorpreso i campi, gli stadi tutti nuovi, il prato sempre perfetto. L'Italia ha il suo fascino ma è rimasta un po' indietro, sono rimasti gli stadi vecchi.