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La notte speciale di Pellegri, torna al gol dove tutto è iniziato: non accadeva da 5 anni

Pietro Pellegri è stato l’autentico protagonista del Torino nella notte in cui i granata hanno sfiorato l’impresa in casa della Lazio. Un gol all’Olimpico realizzato dove tutto è iniziato e atteso da 5 anni.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il gol di Pietro Pellegri alla Lazio nel turno di Pasqua giocato nel sabato in Serie A aveva illuso il Torino. L'attaccante granata era stato bravo a sfruttare al meglio il cross di Rodriguez per spingere in rete un pallone che avrebbe potuto dare alla squadra di Juric (in panchina c'era Paro ndr) una vittoria preziosa. Un colpo mancato che però non cancella la gioia del giovane attaccante classe 2001 nato a Genova e cresciuto nel Genoa. Era entrato in campo quasi per caso, a causa dell'infortunio di Belotti che l'ha costretto al cambio al termine della prima frazione.

Complice anche l'assenza di Sanabria, che in ordine gerarchico è il sostituto naturale del ‘Gallo' al centro dell'attacco granata, il Torino ha deciso di puntare proprio su Pellegri. Non ci ha impiegato tantissimo prima di trovare al 56′ il gol che ha sbloccato la partita e che stava dando ai granata la gioia di un colpo in trasferta. In pieno recupero però è stato Immobile a rovinare la festa del Toro, ma non quella di Pellegri. Il giovane attaccante si porta a casa infatti la gioia di aver realizzato una rete che aspettava da tanto, troppo tempo. E proprio in quello stadio…

Era la stagione 2016/2017 e il Genoa in quell'annata decise di puntare molto su questo ragazzo di appena 16 anni che in Primavera stava davvero sorprendendo tutti. Fisco imponente, tecnica, abilità spalle alla porta e capacità innate per un ragazzo della sua età. Ecco perché in quell'annata Juric – che era l'allenatore del Genoa – lo schierò in campo per 75′ complessivi, 69 dei quali ricorderà per tutto il resto della sua vita. Nell'ultima giornata di campionato infatti, il Genoa affrontava la Roma in un Olimpico gremito. Ai giallorossi serviva una vittoria per volare in Champions, mentre il Genoa era ormai sicuro della salvezza. Ma soprattutto quella era la giornata in cui Francesco Totti lasciava per sempre il calcio, i colori giallorossi e la sua Roma. In quella giornata bastarono 3′ a Pellegri per trovare il gol e segnare la sua prima rete in campionato.

Sembrava quasi un passaggio di testimone tra una bandiera del calcio italiano e un giovane talento pronto ad imporsi da lì a poco. Un gol storico dato che fu il primo 2001 a esultare in A diventando anche, dopo Amadei e Rivera, il 3° più giovane marcatore del nostro campionato. Quella successiva sembrava potesse essere la sua stagione per un'esplosione definitiva nel calcio e infatti 17 settembre 2017 proprio alla Lazio, con la maglia del Genoa, segnò una storica doppietta. Aveva 16 anni e 112 giorni e diventò il giocatore più giovane dell’intera storia della Serie A a segnare due reti in un’unica partita. Da quel momento però la sua carriera prenderà una piega inaspettata. Fu ceduto a gennaio 2018 al Monaco in cui però non trovò spazio e subì tanti, troppi infortuni. Solo due gol prima del ritorno in Italia la scorsa estate.

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Il Milan ha deciso di puntare su di lui nel mercato estivo. Maldini e Massara avevano pensato bene di puntare sul giovane prodigio per dare un ricambio importante a Ibrahimovic e Giroud al centro dell'attacco rossonero. I primi 6 mesi però non sono andati proprio come si aspettava Pellegri, e anzi, alla sua prima da titolare contro la Salernitana, subì anche un infortunio. A gennaio la cessione al Torino, che in attesa del ritorno in campo di Belotti, aveva bisogno di un attaccante in grado di poter anche dare un'alternativa a Juric che fino a quel momento sfruttava Sanabria in quella posizione.

Solo 4 presenze prima del gol alla Lazio che rappresenta il ritorno alla rete in Serie A a 5 anni dall'ultima volta, sempre contro la Lazio a seguito di quella storica doppietta. E soprattutto in quello stadio che lo vide esultare per la prima volta nel massimo campionato italiano. Pellegri spera in una rinascita, anche per il futuro della Nazionale. Juric in conferenza stampa ha sempre lanciato segnali importanti in quel senso: "Spero di dargli delle occasioni nelle prossime partite, in allenamento fa ottime cose”

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