La Nigeria si rifiuta di giocare il match in Libia dopo esser stata rinchiusa in aeroporto
La nazionale maschile di calcio nigeriana è tornata a casa dopo essere rimasta bloccata per oltre 15 ore in un remoto aeroporto della Libia. Ciò che accaduto Al Abraq, fuori Al Bayda, oltre che far infuriare tutti, ha convinto la Nigeria a prendere la clamorosa decisione di boicottare il match di qualificazione alla Coppa d'Africa del 2025 in programma oggi a Bengasi contro la selezione libica.
In un post su Instagram, la Federcalcio Nigeriana ha rivelato che la squadra è rimasta bloccata durante la notte all'aeroporto di Al Abraq, fuori Al Bayda, in Libia, con l'aereo che inizialmente doveva atterrare a oltre 200 chilometri di distanza, cioè a Bengasi, la città dove sarebbe poi andato in scena il match contro la nazionale di casa. A spiegare nel dettaglio l'accaduto ci ha pensato il capitano delle Super Aquile, l'ex Udinese, William Troost-Ekong: "Quando abbiamo iniziato la discesa, ci hanno dirottato su un altro aeroporto: è stata una decisione delle autorità locali. Il governo libico ha annullato il nostro atterraggio a Bengasi senza motivo. Hanno chiuso i cancelli dell'aeroporto e ci hanno lasciato senza linea telefonica, cibo o bevande. Tutto per fare giochi mentali" ha infatti scritto il difensore che ha militato per alcuni anni in Serie A.
Giocatori, tra cui ci sono anche il portiere dell'Udinese Okoye e gli attaccanti di Lazio e Atalanta, Dele-Bashiru e Lookman, e gli uomini dello staff hanno dunque trascorso la notte all'interno dell'aeroporto arrangiandosi come potevano mentre le forze dell'ordine locali bloccavano le uscite. Una situazione drammatica per la nazionale della Nigeria come evidenziato dal post del calciatore del Bayer Leverkusen, Boniface: "Abbiamo paura. Prendetevi pure i punti, vogliamo solo tornare a casa" le sue inquietanti parole affidate ad un post su ‘X'.
Solo nel primo pomeriggio del giorno successivo la situazione si è sbloccata con gli uomini della delegazione nigeriana che hanno potuto prendere un aereo e far rientro in Nigeria. La Federcalcio nigeriana ha fatto sapere che, nel rispetto della volontà dei calciatori che hanno vissuto la bruttissima esperienza, non si presenterà in campo per disputare il match contro la Libia.
Questa però non sembra una questione destinata ad esaurirsi con il boicottaggio dell'incontro da parte della selezione nigeriana dato che la Federcalcio libica, che ha respinto tutte le accuse spiegando che non c'era nessun secondo fine dietro il dirottamento dell'aereo diretto a Bengasi, non ha accolto di buon grado la decisione presa dalla Nigeria e ha annunciato che ricorrerà alle vie legali.