La Nazionale inglese infestata dalle fandonie no vax: “È un complotto per spiarci”
Nazionale inglese nel caos per il rifiuto di vaccinarsi di almeno cinque giocatori, di cui tre erano presenti agli ultimi campionati Europei in cui la squadra di Southgate è stata sconfitta dall'Italia in finale. Le informazioni riservate pubblicate dal Sun agitano l'opinione pubblica britannica. Oltremanica si arriva a dire che la vicenda mette a rischio le chance dell'Inghilterra nei prossimi Mondiali del Qatar, in programma nel dicembre 2022, visto che gli organizzatori hanno intenzione di vietare la partecipazione ai non vaccinati.
I calciatori no vax della Nazionale dei Tre Leoni hanno fornito una serie di "sciocchezze" come motivazioni della loro presa di posizione. Uno di loro ha affermato di essere troppo "giovane e in forma" per essere colpito dal virus, il che ovviamente è smentito da ricoveri e morti che ogni giorno si contano nel Regno Unito come nel resto del mondo. Un altro giocatore ha rifiutato dopo aver creduto a "teorie del complotto" secondo cui il vaccino è uno strumento con cui i governi spiano le persone. In altri casi alla base della scelta di non immunizzarsi ci sarebbe la forte volontà delle compagne dei calciatori, a loro volta fanatiche no vax.
Tre dei recalcitranti al vaccino sono "veterani con una serie di riconoscimenti, che hanno avuto ruoli da protagonista agli Europei", insomma nomi di primo piano. Assieme agli altri due, dovrebbero volare ad Andorra la prossima settimana come parte della ‘bolla anti Covid' dell'Inghilterra prima della loro prossima partita di qualificazione ai Mondiali. Il viaggio nei Pirenei coinciderà con l'allentamento delle restrizioni di viaggio per i vaccinati. Tuttavia i cinque no vax dovrebbero ricevere un'esenzione speciale che consentirà loro di allenarsi e giocare durante la quarantena. Una mossa che potrebbe provocare la rabbia di tutti gli altri, spaccando il gruppo della Nazionale, alla luce del fatto che Southgate si è personalmente impegnato in una campagna di vaccinazione a luglio, dicendo in un videomessaggio al Paese: "Non c'è dubbio che il programma di vaccinazione sia la nostra migliore via per uscire da questo problema". Insomma fare adesso delle eccezioni alzerebbe ulteriormente la temperatura.
Southgate peraltro ha poi rivelato di avere ricevuto tanti orribili messaggi in seguito alla sua presa di posizione: "Di tutte le cose per cui ho subìto abusi durante l'estate – ce ne sono state diverse – questa è quella per cui ho ricevuto più abusi". Il CT inglese sta continuando la sua campagna contro la disinformazione sul tema, assieme ai dirigenti dei club. È proprio qua infatti che si annidano le radici delle teorie no vax, come svela una fonte al Sun: "Gli spogliatoi e i gruppi Whatsapp sono inondati di teorie del complotto anti-vaccino. Anche molti giocatori esperti sono stati ingannati da argomenti e miti online contro il vaccino. E si rifiutano di cambiare rotta. Se il Qatar va avanti con i piani per richiedere i certificati di avvenuta vaccinazione da tifosi e giocatori per i Mondiali, si arriverà al culmine".
Un medico di un club ha svelato uno scenario fatto di credulità davvero avvilente: "Abbiamo veterani, uomini intelligenti, che se ne escono con ogni sorta di sciocchezze. Uno mi ha detto che non aveva bisogno del vaccino perché poteva aumentare la sua immunità assumendo vitamine. Alcune delle cose che stanno leggendo su Internet sono incredibili, ma loro ci credono. I giocatori dicono che li renderà sterili, che fa parte di un complotto che coinvolge Bill Gates, che la pandemia è solo propaganda. Il vero problema è che stanno inquinando anche le menti dei giocatori più giovani". Il ministro dello sport Nigel Huddleston ha dichiarato: "È deludente sentire che potrebbero esserci alcuni calciatori che non sono disposti a farsi vaccinare, forse a causa della disinformazione online". Alla fine più di una forte opera di sensibilizzazione non si può fare. Un portavoce della Football Association ha dichiarato: "Questa è una questione privata tra gli individui e i loro rispettivi club come datori di lavoro. I nostri preparativi per i prossimi match internazionali continuano normalmente".