La mossa di Marotta per risollevare l’Inter: ingaggiata la psicologa che aiutò Sofia Goggia
L'Inter si lecca le ferite di una sconfitta, quella contro la Fiorentina, che fa davvero male. Non solo in termini di risultato e classifica, ma soprattutto per lo stato d'animo dei giocatori. La consapevolezza di non essere in grado mentalmente di portare a casa partite sulla carta semplici, è un limite di questo gruppo. I nerazzurri sono stati capaci di battere il Barcellona in Champions e perdere poi contro compagini come Spezia ed Empoli. Non il modo migliore per affrontare i quarti di finale che la squadra di Simone Inzaghi giocherà contro il Benfica.
Una sfida sulla carta abbordabile che potrebbe portare, in caso di superamento del turno, a una semifinale tutta italiana contro la vincente tra Milan e Napoli. Ecco perché, dopo il ko con la viola, la società non ha voluto fare grossi stravolgimenti, senza drammatizzare ulteriormente il momento. Secondo quanto riportato da ‘Repubblica' questa mattina, l'unica mossa fatto dalla società nella persona di Beppe Marotta, è stata quella di ingaggiare una psicologa capace di stabilizzare nuovamente la squadra e recuperarla soprattutto dal punto di vista mentale.
Niente ritiro dunque, ma appuntamento questa mattina e poi tutti in partenza verso Torino. Già questa è una novità per un gruppo che adesso dovrà confrontarsi anche con Lucia Bocchi, la psicologa che ha aiutato anche Sofia Goggia a superare i momenti più difficili della campionessa di sci. Una professionista del settore già nota alla squadra ai tempi di Conte, e ora a disposizione di Lautaro e compagni. A introdurre la figura è stato Marotta, che già quando era alla Juventus chiamò lo psicoterapeuta Giuseppe Vercelli, importante al punto da sedere sulla seconda panchina durante le partite.
È uno dei modi per cercare di essere determinanti in questo momento delicato della stagione e fare attenzione a non commettere nemmeno il ben che minimo errore. "Non sappiamo fare un reset mentale prima dei match" aveva detto proprio Gosens, terzino laureato proprio in Psicologia, convinto che "senza testa le gambe non vanno". Una riflessione, quella del tedesco, che evidentemente ha smosso la società a prendere questa decisione e affidarsi a professionisti del settore in grado di riportare nell'Inter quella serenità necessaria per ritornare a vincere già a partire da questa sera, dalla semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, che non è mai una sfida normale…