Gaia Lucariello, moglie di Simone Inzaghi, ricoverata allo Spallanzani: i sintomi da Covid peggiorano
A distanza di pochi giorni dall'annuncio della positività dell'intera famiglia di Simone Inzaghi, la moglie del tecnico della Lazio, Gaia Lucariello, è stata ricoverata all'ospedale Spallanzani di Roma, come riportato dal ‘Messaggero'.
Anche per lei – come per Daniele De Rossi, ugualmente ospedalizzato nello stesso nosocomio da due giorni – i sintomi da Covid-19 sono peggiorati e hanno portato alla decisione del ricovero. Già colpita da una persistente tosse, conseguenza ben nota come sappiamo dell'infezione da SARS-CoV-2, la donna ha visto nelle ultime ore aggravarsi il quadro sintomatologico, fino a portare al ricovero, col sospetto di una sopravvenuta polmonite.
Solo qualche giorno fa, all'indomani del post su Instagram con cui aveva comunicato la positività della sua intera famiglia, la moglie dell'allenatore piacentino aveva raccontato le preoccupazioni dovute al contagio e ai sintomi conseguenti.
"Sto male. Mi sto curando come se stessi in ospedale. Cortisone, eparina. E' molto peggio di quello che si pensa. Guai a chi dice che è una semplice influenza – aveva detto al ‘Messaggero' – Come lo abbiamo preso? Non ne ho assolutamente idea, siamo sempre stati attentissimi".
Gaia Lucariello aveva spiegato chiaramente come si possa piombare in questo incubo da un momento all'altro, anche per gente sana e con uno stile di vita molto attento.
"È iniziato tutto venerdì scorso. Mio figlio Andrea, che ha 8 mesi, ha cominciato ad avere febbre alta a 39 e diarrea. Gli ho fatto fare un primo tampone rapido ed è risultato negativo. Sabato mi sono sentita male anche io, stessi sintomi: febbre, vomito, mal di ossa. A quel punto mi sono sottoposta al test per escludere la possibilità che potesse essere Covid e il risultato è sempre stato negativo".
Poi la situazione è precipitata: suo marito Simone, lei stessa, i due figli e i domestici tutti positivi al Covid.
"Per cinque giorni, dal 2 aprile scorso, io e il mio piccolo abbiamo fatto test rapidi a raffica – uno al giorno – e siamo sempre risultati negativi. Poi il 7 ho avuto una ricaduta. A quel punto ho deciso di sottopormi a un molecolare e lì finalmente ho scoperto di essere positiva. Simone, l'altro mio figlio Lorenzo e i domestici sono tutti positivi ma asintomatici. Gli unici a stare male siamo io e il mio piccolo. Speriamo che non peggiorino".
Una speranza che si è scontrata invece col peggioramento che ha portato al ricovero di oggi.