La moglie di Schillaci ricorda gli ultimi struggenti momenti di Totò: “Non voleva andarsene”

Barbara Lombardo, moglie di Totò Schillaci e il figlio Mattia hanno voluto sottolineare anche l’enorme ondata d’affetto di Palermo e di tutta l’Italia: “Nessuno lo ha dimenticato, si meritava tutto questo. Siamo felici”
A cura di Alessio Pediglieri
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La camera ardente per Totò Schillaci è ancora aperta a Palermo, accogliendo una vera e propria fiumana di persone che hanno voluto regalargli l'ultimo saluto, un semplice gesto d'affetto e di ringraziamento. Un tributo doveroso che non ha sorpreso la famiglia, conscia di quanto fosse ancora amato tra la gente che mai l'aveva dimenticato negli anni. La moglie Barbara Lombardo e il figlio Mattia lo hanno voluto sottolineare: "Si merita tutto questo, siamo felici".

Il ricordo struggente degli ultimi momenti di Totò

Felicità per vedere tantissime persone omaggiare Totò ma anche profonda tristezza e dolore per una scomparsa prematura, ingiusta, spietata: Schillaci è scomparso a soli 59 anni, trascinato via da un male incurabile contro cui ha combattuto fino all'ultimo, nell'estremo tentativo di vincere anche quella battaglia. "Ha combattuto tantissimo, il suo cuore non voleva spegnersi perché sapeva che c'eravamo noi" ha raccontato la moglie Barbara in lacrime, ripercorrendo gli ultimi giorni di Totò raccontati anche dal fratello Giovanni. "Il suo amore era enorme, non voleva lasciarci, per noi è stato un grandissimo dolore… Siamo veramente felici per questo amore che l'Italia e Palermo stanno dimostrando" ha pii continuato sottolineando l'onda d'affetto per Totò. "Un affetto che lui si meritava tutto"

L'ondata d'affetto per Totò, le parole della moglie Barbara

L'affluenza della gente per l'ultimo saluto non cessa a interrompersi, ma per Barbara non è una sorpresa: "Ci aspettavamo sinceramente tutta questa affluenza per Totò: per le strade della città ci fermavano spesso, non l'avevano dimenticato. L'affetto lo abbiamo sempre sentito e lo abbiamo sentito anche in ospedale da parte dello staff medico. Hanno dato tutto dal punto di vista professionale ma hanno regalato anche tantissimo amore, tanto che oggi sono qui anche loro a dare l'ultimo saluto a Totò".

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Mattia ricorda papà Totò: "Mi ha insegnato a farcela da solo"

Mattia, nato nel giugno 1990, proprio quando papà Totò faceva sognare un Paese intero, affronta il vuoto contro cui dovrà combattere da qui in avanti: "E' una perdita indelebile che ha segnato e segnerà tutte le nostre vite: sarà sempre un punto di riferimento. Ci fa piacere che la gente venga qui a confortarci e ricordare papà. Mi lascia tantissimi insegnamenti. E' stato una persona umile vicinissima a me in ogni cosa che ho fatto, più che un papà era il mio migliore amico. Di lui porterò con me tantissimi ricordi, sin da quando ero piccolo quando giocavamo insieme a pallone. Mi porterò tanti insegnamenti di vita: mi ha insegnato a lottare sempre, a farcela da solo con le mie forze e la mia volontà a crescere e a superare gli ostacoli come ha fatto sempre lui, da solo"

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Il ricordo indelebile delle Notti Magiche dei Mondiali 1990

Mattia ha ricordato anche le Notti Magiche di Italia 90 che lui non ha potuto vivere di persona perché appena nato, ma che Totò è riuscito a trasmetterle attraverso la condivisione di quei momenti. "Delle notti magiche mi ha raccontato tutto, un periodo bellissimo. Tanti i video, tante le persone che ne parlano… credo che a livello sportivo e non solo sia stato uno dei momenti più belli sia per papà sia per l'Italia intera. I gol li vedevamo spesso insieme, ascoltavamo la canzone in sottofondo".

Intervista raccolta da Roberto Marrone

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