La moglie di Mihajlovic commossa dal gran rifiuto di De Zerbi: “Dopo Sinisa non posso farlo”
Ci sono alcuni aspetti della vicenda Sinisa Mihajlovic che colpiscono. La scelta del Bologna di esonerarlo dopo cinque giornate, al netto di una squadra rinnovata e non certo di prima fila, alimenta il sospetto che in realtà la fiducia nei suoi confronti si fosse esaurita. E ci può stare. Perché confermarlo allora e non ripartire subito da zero, con una nuova esperienza?
Un dubbio che resterà senza risposta. O forse la ragione c'è, i diretti interessati la conoscono. Per certe cose basta guardarsi negli occhi e fiutare le sensazioni che ci sono in giro per capire anche il non detto. Qualunque essa sia, la gestione lascia grande amarezza nel cuore e nelle parole del tecnico. E qui arriva il secondo punto, quando dice "non sono ipocrita, questo esonero non l'ho capito" rende bene l'idea della sorpresa e – più ancora – della situazione di pregiudizio in cui ha operato.
"Faccio fatica a pensare che tutto questo dipenda solo dagli ultimi risultati o dalla classifica e non sia una decisione covata da più tempo", dice nella lettera in cui ha salutato la città, i tifosi, la dirigenza per il calore ricevuto in un momento delicato e importante della carriera di allenatore e della sua vita per la malattia contro la quale battaglia (e vince). Ha ringraziato tutti, a cominciare dalla società ma "con qualche mia lecita esclusione"… altro passaggio che lascia intendere quella percezione di diffidenza strisciante che non lo ha mai abbandonato. "Peccato", e saluta a testa alta.
Al suo posto il Bologna ha scelto Thiago Motta, ex Spezia. La decisione è stata presa dopo i contatti non andati a buon fine con Claudio Ranieri, con il quale non è stato raggiunto l'accordo economico. In precedenza aveva detto no, in maniera molto netta, Roberto De Zerbi: avrebbe accettato solo in caso di dimissioni di Mihajlovic, diversamente non si sarebbe mai seduto sulla panchina dopo il suo esonero.
Un gesto inusuale ma dietro il quale c'è grande rispetto per l'uomo e per il collega. Un gesto che ha colpito molti e commosso, in particolare, Arianna Rapaccioni, moglie di Sinisa. In un post su Instagram ha lanciato un duplice messaggio, quello contenuto nella foto e un altro a corredo.
Nel primo, a margine dello scatto che vede i due allenatori vicini, ha riportato la frase dell'ex di Sassuolo e Shakhtar ("vorrei ma non posso farlo dopo Sinisa") e una considerazione personale: Con i soldi non si può comprare tutto, con riferimento alla dignità e allo spessore del tecnico che ha mostrato nell'occasione una sensibilità che pochi hanno. Nel secondo sottolinea il concetto parlando di "due grandi uomini… spero che i giovani prendano esempio dagli insegnamenti di questi due Giganti".