La moglie di Berardi sconvolta dall’odio social dopo Milan-Sassuolo: “Minacce fisiche, denunceremo”
"Crepate". E ancora: "Se vedo tuo marito lo uccido". Francesca Fantuzzi è la moglie di Domenico Berardi, il calciatore del Sassuolo (e della Nazionale) che ha affondato il Milan a San Siro. Cinque gol, cinque sberle sul muso, cinque ceffoni ai campioni d'Italia che sono franati d'un colpo. E il tonfo è stato fragoroso.
Un post condiviso su Instagram dalla donna ha scatenato la bufera degli odiatori da tastiera che si sono scagliati contro di lei e il marito. Il motivo? Aver pubblicato un'immagine con il numero 5 (come il numero delle reti che hanno scandito un risultato durissimo e storico) per celebrare l'impresa del marito e degli emiliani. Non l'avesse mai fatto… da quel momento s'è ritrovata al centro dello ‘shitstorm' social (letteralmente, tempesta di m***a) scatenata dai tifosi rossoneri più inviperiti ed esagitati per la sconfitta.
Molte cose sono state cancellate, qualcosa è rimasto perché c'è stato anche chi s'è preso la briga di commentare con astio e ironia fuori luogo anche l'immagine del figlioletto di Berardi che vede il papà in tv mentre fa un'intervista a fine partita, si avvicina allo schermo e gli manda un bacio.
"Spiega poi a tuo figlio, che mentre rantolavi a terra non avevi niente, ma stavi solo cercando di ingannare l'arbitro. Complimenti, bel esempio di antisportività. Proprio un grande uomo. Vergognati". Tutto qui? No, c'è stato anche chi lo ha accusato di aver fatto il fenomeno al Meazza ma di non essere stato in grado di fare gol alla Macedonia…
Ma questo è nulla rispetto alla sequenza di offese pesanti che la coppia ha ricevuto in queste ore. "Non è la prima volta che riceviamo insulti. Ma questa volta hanno esagerato", ha spiegato Fantuzzi al Corriere della Sera. L'umiliazione e la rabbia per la debacle in casa hanno trovato sfogo nell'aggressione sui social network al calciatore e alla consorte.
Un copione già visto. "Ma questa volta ci hanno rivolto minacce fisiche. Potrebbero esser solo da tastiera ma il problema è che non si sa mai da chi vengono fatte. Questi odiatori si nascondono dietro profili falsi. Potrebbe essere persino un vicino di casa".
La signora Berardi parla di tasso di cattiveria che negli ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale, di acrimonia ingiustificata, senza controllo, che colpisce tutto, tutti. C'è un solo modo per fermarla: non restare passivi e fare la cosa giusta. Meglio, l'unica cosa saggia da fare: denunciare. "Quando si subiscono minacce non c’è altra strada anche se siamo consapevoli che non porterà a nulla. È difficile rintracciare persone che si nascondono".