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La meravigliosa normalità dei tifosi allo stadio negli USA mostra come sarà la vita dopo il Covid

Il ritorno dei tifosi allo stadio negli Usa in occasione dei match di baseball, ci ha regalato un parziale ritorno a quella normalità a cui non siamo più abituati. Dai tifosi storici non più giovanissimi, a quelli in erba al seguito dei genitori: il pubblico torna a colorare gli impianti sportivi.
A cura di Marco Beltrami
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L'emergenza Covid ha trasformato l'anormalità in normalità. Vedere uno stadio vuoto durante un evento sportivo, ormai non provoca nessuna reazione. Ci fa anzi quasi piacere, sentire meglio le "voci del campo", le indicazioni, i consigli, e purtroppo anche le imprecazioni e i litigi. Abbiamo quasi dimenticato, gli spalti colorati da un mosaico di tifosi, i cori, gli striscioni, quei "catini ribollenti" di emozioni, che fanno cantare all'unisono migliaia e migliaia di voci. Basta poco anzi pochissimo però, per ricordarci quello che abbiamo perso e che speriamo di recuperare e tornare a vivere in fretta. Negli States per la prima volta dopo un anno, i tifosi sono tornati a fare capolino sugli spalti in occasione degli incontri di baseball, e lo spettacolo è stato da brividi.

Il maledetto Covid ormai ci ha abituati a mantenere le distanze, scatenando in noi un'inevitabile sensazione di nostalgia. Vedendo un film del passato, o le immagini di partite di calcio e altri eventi sportivi del pre-pandemia, sembra ancor più incredibile quanto accaduto in questo ultimo anno. Ecco perché ogni piccola riapertura alla reale normalità, in totale sicurezza, ci fa respirare un po' e guardare con un pizzico di ottimismo al futuro . Le immagini di quanto accaduto negli Stati Uniti in questi giorni, non possono regalare emozioni in tal senso: in occasione del campionato di baseball, i tifosi sono tornati negli stadi.

Ad un anno di distanza dalla chiusura i "templi" della MLB (Major League Baseball) si sono riaperti per gli appassionati, che hanno potuto riassaporare la bellezza dello sport dal vivo. Per entrare negli stadi i supporters hanno dovuto obbligatoriamente mostrare prima il certificato del tampone negativo (o eventualmente quello della vaccinazione), e poi lasciarsi controllare la temperatura. Ovviamente si è trattato solo di riaperture parziali, con capienza ridotta negli stadi, in attesa di tempi migliori, e di possibili ampliamenti degli ingressi consentiti, in caso di buone notizie dalla lotta contro il virus e soprattutto dalla campagna di vaccinazione.

Il colpo d'occhio è stato subito suggestivo. Macchie di colore sono tornate a coprire gli spalti, cancellando quella visuale fatta di sediolini vuoti o di teloni con gli sponsor a cui ci siamo abituati. Un mosaico fatto di tanti tifosi di tutte le età, pronti a rivivere finalmente sensazioni uniche dopo una lunga attesa. Ecco allora i sostenitori storici non più giovanissimi che hanno seguito per tutta la loro vita la propria squadra del cuore e sono stati bloccati a casa solo dal Covid, o quelli in erba incontenibili. Tanti i bambini che hanno accompagnato i genitori, dopo mesi difficili e complicati tra didattica a distanza a permanenza obbligata a casa. Una boccata di gioia, di entusiasmo, di vitalità, ma soprattutto un segnale di speranza per il futuro. Perché in fondo sono anche le emozioni a tenerci in vita.

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