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La marcia su San Siro dei tifosi della Dinamo Zagabria: maglia nera e saluto romano

Sono circa cinquemila i tifosi croati in trasferta a Milano per la partita di Champions col Milan. La cronaca racconta di un accoltellato all’esterno del Meazza e di scontri a fine match. C’è un precedente inquietante a San Siro: nel 2019 otto persone restarono ferite in seguito agli scontri con gli ultrà dell’Atalanta.
A cura di Maurizio De Santis
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I tifosi della Dinamo Zagabria marciano per le strade di Milano facendo il saluto romano.
I tifosi della Dinamo Zagabria marciano per le strade di Milano facendo il saluto romano.

I tifosi della Dinamo Zagabria marciano a ranghi compatti. Come una falange. Indossano tutti una maglietta nera. Cantano a squarciagola e fanno il saluto romano. Era successo anche martedì sera a Marsiglia, con quelli dell'Eintracht Francoforte protagonisti di disordini e gesti di sfida eloquenti, in città e allo stadio Velodrome. Se ne fregano di tutto, sono pronti a tutto. Sono circa cinquemila, duri e puri. Hanno risposto ‘presente' alla chiamata dei Blue Bad Boys, il gruppo organizzato che ha organizzato la trasferta in Italia per la sfida di Champions League col Milan.

Ci arrivano con addosso con il vanto della capolista per aver battuto il Chelsea nella prima giornata (un tonfo clamoroso che portò all'esonero di Tuchel) e adesso sognano un altro colpo. Ci arrivano con l'adrenalina addosso e il passo spavaldo, noncuranti degli agenti che li circondano. Ridono e sventolano le sciarpe. Alcuni senza t-shirt, già ebbri d'entusiasmo.

Tutto quel ‘disturbo' è per loro che a giudicare dai precedenti non hanno una buona fama. Nel 2019, quando l'Atalanta giocava a Milano le gare di Coppa, ci furono scontri all'esterno dello stadio con gli ultrà della ‘dea' con un bilancio finale di 8 feriti ufficiali tra quelli refertati nella serata di caos e violenza.

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La cronaca nera attuale, invece, ha registrato il primo, grave episodio: nei pressi dell'impianto un paio di supporter croati sono stati aggrediti, uno di loro è stato accoltellato al gluteo. Al termine dell'incontro, c'è stato un contatto tra tifoserie e tafferugli a causa del blitz di circa cinquanta croati che, si sono staccati dal gruppo principale, e hanno cercato lo scontro. Ecco perché lo stato d'allerta è massimo, anche in previsione del deflusso a fine incontro.

Per loro la città di Milano, lungo il tragitto che li conduce a San Siro, s'è messa in assetto anti-sommossa. Nel piano elaborato dal GOS (Gruppo Operativo Sicurezza) sono state prese misure straordinarie per questioni di ordine pubblico: tra queste anche una ricollocazione degli spettatori all'interno del Meazza. È stata disposta la chiusura totale del secondo anello verde e quella parziale del primo anello verde e, per evitare ogni possibile contatto tra opposte fazioni, chi aveva già acquistato il biglietti per quei settori è stato dirottato in altri alternativi.

Avvisaglie dell'arrivo dei tifosi c'erano state già in mattinata, quando gruppi isolati di sostenitori balcanici sono stati avvistati per le vie del centro, davanti al Duomo. Sono 14 i supporters denunciati per detenzione di fumogeni, un bastone telescopico e coltelli: tutti accompagnati in Questura per i provvedimenti di rito. E che la tensione sia alta è dimostrato anche da un altro episodio: quando un piccolo gruppo di sostenitori è entrato in un supermercato, la clientela è stata subito evacuata e per motivi di sicurezza sul posto sono arrivate le volanti della polizia.

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