La mamma di Mancini invoca la mistica per l’Italia ripescata ai Mondiali: “I miracoli accadono”
Rassegnarsi è difficile: cosa faremo tra novembre e dicembre quando i tifosi delle 32 Nazionali qualificate saranno incollati davanti alla TV per assistere a quei Mondiali di calcio da cui siamo stati esclusi con vergogna e disonore perdendo nei playoff contro la Macedonia? Col campionato di Serie A fermo, potremo riscoprire gli affetti, darci alla lettura, praticare l'ascesi, o più probabilmente sceglieremo un'altra Nazionale per cui fare il tifo per la seconda edizione consecutiva del massimo torneo planetario.
Ma laddove la ragione ci spinge a ritenere la vicenda chiusa, il cuore ci porta a battere altre strade. Sono le vie del desiderio, del sogno, del misticismo. Se il campo e il pallone ci hanno bocciato, la qualificazione ai Mondiali potrebbe arrivare attraverso un intervento superiore, che non è quello di Infantino. Le gufate a Iran ed Ecuador non bastano, i regolamenti – come chiarito recentemente dalla FIFA ad uso e consumo delle nostre speranze, seccamente smentite – sono una medicina amara che non cura i nostri dolori, ma regala la possibilità di andare in Qatar ad altri: il Cile o il Perù qualora l'Ecuador venga fatto fuori per la vicenda dell'ineleggibilità di Byron Castillo.
Allora si affida una prece al cielo, sperando che qualcuno la raccolga. È quello che fa la mamma di Roberto Mancini, Marianna Puolo: "Il ripescaggio ai Mondiali? È quasi impossibile che succeda, lo so, però i miracoli tante volte accadono e potrebbe anche capitare…". Evidentemente in famiglia se ne parla, visto che lo stesso Ct azzurro per due volte ha evocato questa possibilità, pur contro le reiterate precisazioni della FIFA. C'è solo uno scenario che potrebbe realizzare il miracolo: la "sospensione o espulsione" di una Nazionale europea qualificata ai Mondiali, per motivi di intromissione della politica nella locale Federazione o di discriminazione dei diritti umani. Davvero ad ora non si vede nulla di tutto questo.
La madre del Mancio difende poi a spada tratta il figlio dagli strali di chi lo avrebbe voluto via dalla panchina azzurra dopo il fallimento nei playoff: "Roberto mica fa i miracoli, gioca con quello che può. I vivai non ci sono più e quindi non c'è molto di nuovo da prendere", dice a Radio Uno. Ed anche qua ci pare di sentire gli echi di qualche chiacchiera fatta sull'argomento a casa Mancini…
