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Caso scommesse nel calcio

La madre di Fagioli col cuore in mano: “Siamo tutti vittime”. È stata lei a bloccargli il conto

Parla la madre di Nicolò Fagioli: “La verità è che in questa vicenda siamo tutti vittime”. È stata lei a capire che qualcosa non andava più in suo figlio, che un’ombra sempre più buia se lo stava prendendo senza ritorno: a quel punto gli ha bloccato il conto in banca.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nicolò Fagioli ha patteggiato nei giorni scorsi una squalifica di 7 mesi con la Procura federale per aver scommesso su partite di calcio (ma non sulla Juventus) e potrebbe tornare a giocare già in questo campionato, visto che lo stop scade proprio prima dell'ultima giornata in cui la Juventus ospiterà il Monza. Del resto il club bianconero non ha scaricato il 22enne centrocampista piacentino, anzi gli ha mostrato pieno appoggio anche dal punto di vista personale.

"Siamo fermamente convinti che Nicolò, con l'appoggio della Società, dei compagni di squadra, dei familiari e dei professionisti che lo assistono, affronterà con grande senso di responsabilità il percorso terapeutico e formativo e, una volta scontata la squalifica, potrà tornare a competere con la dovuta serenità", recita il comunicato diffuso dalla Juventus. Il club torinese non ha mai pensato minimamente ad avvalersi della possibilità di ridurre gli emolumenti di Fagioli a causa della sua squalifica, come pure avrebbe potuto fare da regolamento, ma continuerà a versargli anche durante l'attuale stagione che lo vedrà fermo il suo stipendio, che è intorno al milione netto.

Nicolò Fagioli ha un contratto con la Juventus fino al 2026
Nicolò Fagioli ha un contratto con la Juventus fino al 2026

Soldi più che mai necessari per un ragazzo che era finito sul lastrico, indebitandosi anche con un paio di compagni di squadra quando non sapeva più dove sbattere la testa per trovare i soldi che doveva per le sue perdite al gioco. Un'esposizione pazzesca, che ha raggiunto quasi i 3 milioni di euro in un anno di gioco sfrenato e compulsivo. Adesso, grazie anche agli introiti che gli arrivano dalle sponsorizzazioni, Fagioli potrà ripianare i debiti, ovviamente quelli contratti in via legale, non quelli di gioco piazzato in maniera illecita.

Poi sarà tempo di voltare pagina e chiudere per sempre nel cassetto il demone della ludopatia che gli ha mangiato cuore e anima. Con un angelo custode che non lo ha abbandonato mai ed è stata la pietra d'angolo su cui ricostruire l'uomo Nicolò: sua mamma Laura. "La verità è che in questa vicenda siamo tutti vittime. Verrà il momento di raccontare", dice col cuore in mano a Repubblica.

È stata lei a capire che qualcosa non andava più in suo figlio, che un'ombra sempre più buia se lo stava prendendo senza ritorno. A quel punto la madre ha bloccato il conto bancario di Nicolò, primo passo per arrivare alla piena consapevolezza del problema e ad intraprendere la strada terapeutica per uscirne, che oggi vede il ragazzo assistito dal Dottor Paolo Jarre, uno dei massimi esperti italiani nel settore delle dipendenze dal gioco patologico.

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