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La lucida analisi di Perin dopo il ko della Juve: “Nessuno ha avuto successo senza dei fallimenti”

Mattia Perin ha analizzato in maniera lucida il ko della Juventus in Champions contro lo Stoccarda e con una frase ha racchiuso il concetto da far passare a tutta la squadra: “Non ho mai visto nessuno avere successo senza avere dei fallimenti prima”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Mattia Perin è stato indubbiamente il migliore in campo della Juventus in Champions contro lo Stoccarda nella terza giornata della competizione. Il portiere bianconero si è distinto al meglio sfoderando una serie di interventi prodigiosi che in più di un'occasione hanno salvato la squadra di Thiago Motta durante la partita. Su tutti il rigore parato a 5 minuti dalla fine più recupero che ha fatto esplodere lo Stadium. Concentrato, sicuro, attento e presente con la difesa, Perin ha mostrato tutte le caratteristiche che deve avere un estremo difensore in una partita del genere.

Il risultato forse non ha dato il giusto merito alla sua prestazione e di questo ne è dispiaciuto. Perin ne ha parlato a fine partita ai microfoni di Sky facendo però un'analisi lucida, precisa e concreta di cosa sia accaduto e della Juventus in senso generale: "Mi dispiace tantissimo perché questa sera lo Stoccarda ci ha messo in difficoltà e questa sconfitta ci servirà da lezione per farci crescere". Questo il concetto dell'estremo difensore bianconero che ha poi concluso il suo ragionamento: "Non ho mai visto nessuno avere successo senza avere dei fallimenti prima".

Il rigore parato da Perin contro lo Stoccarda.
Il rigore parato da Perin contro lo Stoccarda.

Le parole di Perin sulla sua situazione generale e della squadra

La frase di Perin è forte e significativa. Il portiere cerca di togliere un po' di pressione che forse sia la società, che Thiago Motta e la squadra, specie i nuovi arrivati, in questo inizio di stagione stanno risentendo. L'estremo difensore bianconero cerca di allentare la tensione cercando far passare il concetto: "Non siamo stati bravi in campo noi a capire quali erano le difficoltà e come risolverle". Nel corso dell'intervista c'è stato anche tempo per parlare della sua situazione personale della Juventus da secondo portiere alle spalle di Di Gregorio.

"Lo so che purtroppo nella vita e nei lavori ci sono delle categorie e molti pensano che io abbia fatta la scelta di restare qui per comodo ma è il contrario – ha sottolineato -. Restare in equilibrio quando si gioca poco è veramente dura e tutto il lavoro che c'è sotto dal punto di vista mentale e della tutela del mio fisico è enorme e sono contento di farlo vedere agli altri". Però si rammarica: "Non riesco a godermela purtroppo perché è arrivata una sconfitta e per uno competitivo come me è difficile da mandare giù – chiude -. Stasera e domani metabolizziamo e poi dopodomani si pensa all'Inter".

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