La lite di Cassano più stupida di sempre sul Napoli del primo scudetto: “Faccio un passo indietro…”
La diatriba di Antonio Cassano sul Napoli di Maradona che vinse il primo scudetto è nient'altro che fuffa. Una delle discussioni più inutili e stupide di sempre che l'ex calciatore barese abbia mai lanciato nell'agone partendo da un'affermazione poco rispettosa: a parte Diego che faceva miracoli, il resto della rosa era composta da calciatori "mediocri, scarsi… scappati di casa". È come se un giorno qualcuno gli rinfacciasse che uno come lui al Real Madrid ci stava come i cavoli a merenda.
Al di là del sangue caldo e della lingua facile che ha trasformato una banalissima opinione in una lite (quasi) giudiziaria, adesso che l'ex calciatore barese sembra correggere il tiro di certe affermazioni e fare una parziale retromarcia la vicenda può tranquillamente essere archiviata alla voce "minuzie, quisquilie" e il caso derubricato a una colossale boutade.
L'inviato de Le Iene, Beppe Quintale, s'è calato nel mare magnum delle esternazioni di Cassano e ha provato a ricomporre la trama dell'argomento interpellando alcuni dei protagonisti di allora e poi tornando da FantAntonio. "Scappati di casa non è un’offesa – dice -. Ma che erano giocatori mediocri, scarsi, si può dire? È un’opinione mia. Era una squadra mediocre in cui ha fatto un miracolo Diego. Ho il diritto di pensare così".
Tiene il punto poi, piano piano, smorza il tono orgoglioso e inizia a fare qualche distinguo rispetto alla riflessione generalizzata che aveva messo sullo stesso piano (anzi, in un sottoscala…) tutti i giocatori di quella formazione che regalò un sogno alla città di Napoli e per i quali lo stesso Pibe si batteva affinché venisse riconosciuto loro il giusto merito per un'impresa del genere. "Io ne dico tante di min***ate – aggiunge Cassano -. Diego era un alieno, extraterrestre. Giordano, fortissimo. Carnevale, buon giocatore. Gli altri erano mediocri o scarsi".
La chiosa ha tutte le sembianze di una sorta di rappacificazione. Per la serie: continuo a pensarla come mi pare, ma chiudiamola qui. "Faccio un passo indietro… e dico che sono giocatori che mi piacciono meno di quelli che mi piacciono! E al Napoli che ha vinto lo scudetto con gli scappati di casa, chapeau!".
Manca un ultimo dettaglio, la replica a Ciro Ferrara che su Instagram gliene disse quattro invitando a tacere lui che nel 1987 aveva appena cinque anni. "Mentre noi trionfavamo tu prendevi ancora il latte", replicò l'ex difensore azzurro, della Juve e della Nazionale. "Detto da lui è già abbastanza particolare, non parliamo di Freud! Io sto zitto solo ed esclusivamente se me lo dicono i miei figli, e non Ciro Ferrara. Chi deve stare zitto è lui". Può bastare, tutti a casa a prendere una camomilla calda.