La lite che spaccò lo spogliatoio del Real Madrid: Mourinho contro Ozil (e Sergio Ramos)
Il Real Madrid nella stagione 2011/2012 aveva interrotto il dominio triennale del Barcellona di Pep Guardiola con la famosa "Liga dei 100 punti" e sembrava che quel momento potesse essere un nuovo punto di partenza per la Casa Blanca ma non è tutto oro ciò che luccica. Per José Mourinho e i merengues l'anno dopo il titolo fu un Everest da scalare e alla fine dell'anno 2012/2013 la solita ‘sindrome dei tre anni' colpì ancora lo Special One. Fin dagli albori della stagione si capì che la situazione era tutt'altro che rosea per i Blancos, perché il rapporto tra Mou e alcune stelle del club (Pepe, Sergio Ramos e Cristiano Ronaldo) era ai minimi termini e quello che successe con Iker Casillas, messo praticamente ai margini della rosa, portò i tifosi a contestarlo duramente.
Il 30 settembre 2012, Mourinho si scontrò con due influenti personalità dello spogliatoio del Real Madrid durante l'intervallo della gara contro il Deportivo La Coruna: la sua squadra era in vantaggio per 3-1 grazie ai gol di Cristiano Ronaldo (2) e Angel Di Maria ma Mou era estremamente scontento della prestazione di Mesut Ozil e lo attaccò davanti a tutti i compagni di squadra: "Sei un bambino, va a farti la doccia, non abbiamo bisogno di te. Credi che bastano due passaggi buoni, di essere così bravo che é sufficiente dare il 50%. Cosa voglio da te? Che giochi bene come puoi fare, che affronti i contrasti da uomo".
La risposta di Ozil fu di grande impeto perché si tolse la maglia e la gettò ai piedi del tecnico: "Se sei così bravo, gioca tu. Eccola, mettitela e buona fortuna". Silenzio tombale nello spogliatoio, non volava una mosca e si sentivano solo le loro voci. Il tecnico di Setubal, che non lascia mai l'ultima all'avversario, rispose sarcasticamente al suo calciatore: "Ti arrendi adesso? Sei un codardo. Cosa vuoi fare? Vuoi andare sotto la doccia, farti la barba, rimanere solo? Oppure vuoi andare là fuori e dimostrare ai tuoi compagni, a me e ai tifosi di cosa sei capace? Sei un piagnucolone, vattene sotto la doccia. Non abbiamo bisogno di te".
Il tedesco dopo aver gettato la sua maglietta sul pavimento andò diretto sotto la doccia senza dire una parola a Mourinho. Al suo posto entrò Kakà. Dopo aver assistito a questa pesante discussione, Sergio Ramos si schierò coraggiosamente con il suo compagno di squadra e per mostrare la sua solidarietà ad Ozil indossò la maglia del centrocampista tedesco sotto alla sua durante il secondo tempo perché voleva disperatamente dedicare un gol al compagno. Non accadde: nella ripresa portarono il match su 5-1 Ronaldo e Pepe.
Il difensore spagnolo rimase in panchine per tutti i 90′ della partita successiva contro il Manchester City in Champions League come punizione per il suo comportamento ma dopo il ritorno in squadra contro il Rayo Vallecano ai giornalisti disse: "Non so se sono stato escluso per punizione o per ragioni tattiche. Non spetta a me rispondere a questa domanda. Di solito risolvo queste cose a porte chiuse". La relazione tra Ramos e Mourinho non si risanò mai più. Nel gennaio 2013, Sergio Ramos e Iker Casillas al presidente Florentino Perez fecero un'esplicita richiesta: "Presi, a giugno, o lascia Mourinho o andiamo via noi …". A fine anno Mourinho si è separò dal Real Madrid di comune accordo e fece ritorno al Chelsea mentre nella capitale spagnola arrivò Carlo Ancelotti.
Oltre al tecnico portoghese, nella stessa sessione di mercato andò via anche Ozil, che si accasò all'Arsenal: le reazioni dei tifosi furono di grande disapprovazione, tanto che nel corso della presentazione di Gareth Bale partiva ad intermittenza il coro "Ozil non si vende!". Lo stesso Sergio Ramos disse che "se fosse dipeso da me Ozil sarebbe stato l'ultimo a lasciare il Real". A decidere la partenza del tedesco furono Ancelotti e Florentino Perez, che rimise a posto un ambiente infuocato e riuscì a vincere la "Decima" Coppa dei Campioni/UEFA Champions League.