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La linea dura della Premier League: “Penalizzazioni in classifica per chi viola il protocollo”

La Premier League sta per ripartire e si è data delle regole ferree. Tra queste dovrebbe esserne inclusa una, voluta anche dal governo, che prevederebbe multe salatissime (da 200 mila sterline) e anche punti di penalizzazioni in classifica per tutti quelli che non rispettano le regole stabilite dal protocollo.
A cura di Alessio Morra
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La Premier League tornerà in campo nella seconda metà di giugno, con il grande obiettivo di chiudere la stagione in sei settimane. Il governo ha dato pieni poteri ai dirigenti e tutti esigono che siano rispettati in modo impeccabile i protocolli sanitari. Secondo quanto scrive il ‘Daily Mail' le violazioni potrebbero essere sanzionate con multe salatissime e i club potrebbero anche subire delle penalizzazioni.

Multe ai calciatori e penalizzazioni per le squadre della Premier League

Linea dura in Inghilterra per tutti quelli che violeranno i protocolli. Perché, per il ‘Daily Mail', la Premier League infliggerà delle multe da 200 mila sterline (al cambio attuale 225 mila euro) a tutti quelli che non rispetteranno le norme di sicurezza. E non sarebbe l'unica sanzione. Perché potrebbero essere anche stabilite delle penalizzazioni in classifica per le squadre che violeranno le regole stabilite dal protocollo. Dunque tutti devono stare sull'attenti e non possono sbagliare, perché anche da questo tipo di comportamenti può essere decisa la stagione di ogni squadra.

Perché la Premier League e il governo vogliono la linea dura

Sia la Premier League che il governo inglese non vogliono mette in alcun modo a rischio lo svolgimento del campionato e pretendono che non si ripetano episodi incresciosi come quelli che hanno coinvolto una serie di calciatori che durante il lungo periodo di lockdown. L'irlandese dell'Aston Villa Jack Grealish ha partecipato a una festa e dopo qualche drink di troppo ha fatto un paio di errori alla guida, mentre l'ivoriano del Tottenham Aurier invece è andato a tagliarsi i capelli, quando c'era ancora il divieto, e protagonisti in negativo lo sono stati anche Kyle Walker del Manchester City e Hudson-Odoi del Chelsea, che ha passato anche qualche ora dietro le sbarre.

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