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La lezione di Cassano a Ribery: “Bisogna smettere con dignità, senza figure di m***a”

La nuova avventura professionale di Ribery alla Salernitana non convince Antonio Cassano che dalla Bobo TV boccia la decisione del francese. L’ex attaccante ha usato come esempio il suo finale di carriera, in cui ha rinunciato a squadre non di primissimo livello. E non manca anche la stoccata al tecnico dei campani Castori.
A cura di Marco Beltrami
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In campo deliziava tutti con le sue invenzioni e il suo tocco vellutato, ma nelle vesti di "opinionista" Antonio Cassano non disdegna i tackle. Dopo aver stroncato Ciro Immobile, l'ex attaccante di Bari, Inter, Milan, Parma, Roma, Real Madrid e Sampdoria ha messo nel mirino anche Franck Ribery. Nel classico appuntamento su Bobo TV, Cassano ha dimostrato alla sua maniera di non essere rimasto molto convinto dalla scelta del francese di accettare la proposta della Salernitana.

A 38 anni suonati Ribery ha deciso di provare una nuova avventura professionale, ancora in Serie A. Dopo l'addio alla Fiorentina, è arrivato il sì alla matricola Salernitana che ha fatto esplodere d'entusiasmo la piazza campana. Tutti contenti? Non proprio. Antonio Cassano nel corso della diretta streaming in compagnia di Bobo Vieri, Ventola e Adani si è dimostrato d'accordo con un utente che ha messo in dubbio la bontà della decisione di Ribery che forse a suo dire avrebbe fatto meglio a smettere "con dignità": "Ribery è stato un campione super clamoroso. Arrivi alla Fiorentina a 38 anni  e“smetti”… e invece vai a giocare per la Serie  B. Smettesse con dignità, come noi lo ricordiamo".

Ma quale potrebbe essere il problema vero di Ribery a Salerno? Cassano ha una risposta: "Perché poi c’è un grande problema lì. La piazza è caldissima, clamorosa. Le qualità di Ribery non le scopro io, è stato un campionissimo e se è disposto ad andare lì e perché farà bene. Il problema grande sai qual è. Il mister che è un mix tra Guardiola e Klopp (ironico riferimento a Castori, ndr). Se giocano tutti in difesa, e lui deve correre dopo 3 giorni lo manda affa…. non ha più 25 anni".

E per avvalorare la sua tesi, Cassano cita anche Zidane e ripercorre anche la tappa della sua carriera fermatasi a 34 anni: "A 34 anni io non c’avevo più voglia. Vi racconto una cosa: a Madrid, finale di campionato, Zidane mi disse: ‘Bisogna allenarsi, per smettere nel momento che sei ancora al top'. A 34 anni non mai fatto più figure di m… io non me la sono sentita di prendere una gatta da pelare e rischiare di andare in Serie B".

Parole destinate a far discutere quelle di Cassano. D'altronde solo pochi mesi fa, l'ex funambolo barese spiegò anche il mancato ritorno nella sua città. Parole che non furono gradite nel capoluogo pugliese, ma che sono in linea con il suo intervento recente: "Io sono barese, ho Bari nel cuore, ma ho giocato sempre e solo in Serie A. Avere l’idea di tornare a casa, per smettere a 32-33 anni e giocare in B, voleva dire buttare nel cesso il mio talento. Non posso pensare che uno col mio talento, che ha giocato nel Real Madrid, con il Milan e con l’Inter, potesse andare davvero in Serie B. Mi sono detto: abbi riconoscenza per il suo talento":

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