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La Lega Serie A vuole portare le Asl in tribunale per le partite rinviate forzando la quarantena

La Lega Serie A è decisa a non rinviare la prima giornata di ritorno. Il consiglio vuole anche portare in tribunale le ASL per aver rinviato le partite forzando la quarantena.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Lega Serie A è ferma sulla propria posizione di non rinviare le partite previste per la prima giornata del girone di ritorno in programma a partire da domani, giovedì 6 gennaio. Questo a prescindere dalle disposizioni prese dalle varie ASL che hanno bloccato le squadre di loro competenza territoriale negandogli di scendere in campo per un certo periodo di tempo. Questo a causa dell'enorme numero di casi positivi all'interno dei vari gruppi che ha portato inevitabilmente a questa decisione. Sin dal primo momento la Lega però è rimasta impassibile mantenendo la propria linea di tenere in considerazione la circolare del Ministero Salute dello scorso 30 dicembre sulle quarantene.

Nel frattempo però la prima giornata di ritorno vedrà il rinvio a data da destinarsi di quattro partite: Salernitana-Venezia, Bologna-Inter, Fiorentina-Udinese e Atalanta-Torino. Le ASL di Salerno, Bologna, Udinese e Torino hanno infatti fermato le quattro squadre imponendo almeno 5 giorni di quarantena per contatti diretti con i casi positivi. Di fatto saranno rinviate anche le gare previste nel weekend subito dopo il turno del 6 gennaio. Ecco perché la Lega, che si è riunita questa sera in Consiglio in una seduta straordinaria, avrebbe deciso di stilare un nuovo protocollo come fatto dalla Uefa: con 13 giocatori disponibili (di cui 1 portiere) ci sarà l’obbligo di giocare, anche pescando dalla Primavera.

Un provvedimento che non sarà applicato già nella giornata in corso da domani ma già a partire, evidentemente, dal prossimo turno. Ma non è tutto, perché la Lega avrebbe anche deciso di ricorrere al Tar contro i provvedimenti delle Asl che non terranno conto delle disposizioni sulle quarantene disposte dal Ministero della Salute con la circolare dello scorso 30 dicembre. Ovvero che sarebbero state azzerate le quarantene per i contatti che siano vaccinati con la terza dose o con la seconda da meno di 120 giorni. Sembra essere già una battaglia aperta tra le parti che non esclude ulteriori colpi di scena.

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