La Lega di Serie A attacca Spadafora e il Governo: 14 giugno data limite per la ripartenza
Il botta a risposta tra il Ministro Spadafora e la Lega di Serie A continua e si arricchisce di un altro capitolo. Fonti vicine alla Lega fanno sapere che la maggior parte delle società di calcio sono rimaste deluse dopo il DPCM del 26 aprile e hanno anche fatto sapere al governo che l'ultima data utile per la ripartenza del campionato è il 14 giugno.
La Serie A non può iniziare dopo il 14 giugno
Nella giornata di lunedì c'è stato un consiglio informale della Lega, i presidenti e i rappresentanti delle varie società di Serie A hanno espresso la propria delusione per il DPCM che non prevede date per la ripartenza del calcio. Fonti della Lega all'Ansa hanno spiegato che, nelle scorse settimane, avevano chiesto al governo una data orientativa per la ripresa degli allenamenti e per quella del campionato, ma ciò non è accaduto. Ci sarebbe stato un accordo con il governo, che però a questo punto non è stato rispettato. E c'è anche chi non ha preso bene l'ultimo intervento del presidente Spadafora. Inoltre c'è chi pensa che le pay-tv non verseranno l'ultima rata dei diritti prevista per il mese di maggio.
Spadafora, ridicolo pensare ci sia un complotto contro il calcio
Nelle ultime ore il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è stato attaccato da chi sostiene che lui non abbia tanta voglia di far ripartire la Serie A. In una diretta Facebook il Ministro si è scagliato contro chi pensa una cosa del genere. Il suo compito è quello di far ripartire tutto lo sport italiano, ma nel rispetto delle regole, perché il rischio di avere un numero alto di contagi è alto:
Sono ridicole le affermazioni di chi sostiene che ci sia un complotto contro la serie A ed è ridicolo chi lo sostiene. Io mi muoverò nel rispetto delle regole. Io devo scongiurare che la ripresa dello sport non porti nuovi contagi e abbiamo bisogno di rispettare le regole.