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La Lazio vince ma Sarri vola basso: “Non siamo una grande squadra, serve un bagno d’umiltà”

La Lazio ha battuto la Fiorentina all’Olimpico nel turno infrasettimanale valido per la decima giornata di Serie A. A fine gara il tecnico, Maurizio Sarri, si è detto felice per questo successo sottolineando come questa sia stata la migliore partita della sua squadra. L’allenatore ha chiesto però un nuovo approccio al campionato: “Serve un bagno d’umiltà, non siamo una grande squadra”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Lazio ha battuto la Fiorentina all'Olimpico nel turno infrasettimanale valido per la decima giornata di Serie A. Un gol di Pedro è bastato per regalare ai biancocelesti una vittoria che per un attimo ha fatto dimenticare ai tifosi i fantasmi di Verona e della cocente e pesantissima sconfitta contro l'Hellas di soli tre giorni prima. A fine gara il tecnico, Maurizio Sarri, si è detto felice per questo successo sottolineando come questa sia stata la migliore partita della Lazio. L'allenatore toscano non ha però nascosto i limiti di una squadra che in questo momento, a suo dire, non sarebbe da considerarsi nella fascia alta delle squadre più accreditate nella lotta ai vertici del campionato.

Sarri rivela di aver avuto un discorso negli spogliatoi chiedendo ai suoi ragazzi di entrare in quest'ottica. "Bisogna fare un bagno di umiltà come ho detto anche ai ragazzi – ha sottolineato a fine partita ai microfoni di Lazio Style – Per perdere le partite basta giocare al 90% invece che al 100%". Sarri ha capito che per avere le migliori prestazioni da parte di questa squadra, deve iniziare a cambiare registro, partendo dalle fondamenta, dagli stimoli e dalla forza dei singoli, anche da chi, come Danilo Cataldi, non partiva proprio in primissima fascia nelle gerarchie dei titoli: "A livello di dinamismo è straordinario – ha detto – Per noi adesso lui è fondamentale e se continua così diventerà un giocatore importante per noi e per il calcio italiano".

Una nuova filosofia di approccio al campionato

Sempre a proposito dei singoli, Sarri ha voluto chiudere sul nascere ogni tipo di polemica su Luis Alberto, sottolineando l'importanza in squadra di un giocatore del suo calibro: "Giusto che fosse dentro dall'inizio dopo diversi allenamenti ad alto livello – ha aggiunto – Ho deciso di buttare in campo la tecnica senza lasciare nemmeno riposare Milinkovic-Savic". Poi Sarri si concentra sul fulcro del suo discorso, ovvero la squadra. Il tecnico ha voluto inculcare un concetto ben preciso alla squadra.

Sarri vuole un gruppo dal profilo basso, che si approcci alle gare con un atteggiamento quasi da provinciale, consapevole della propria forza ma anche in grado di saper difendere senza dover per forza esprimere ogni gara un gioco perfetto (com'è nelle corde dell'allenatore di Stia). "Noi non possiamo pensare di andare in certi campi senza aggressività e applicazione – ha sottolineato nel corso del suo lungo discorso – Senza queste caratteristiche si perde dappertutto. E poi la chiosa sulla Lazio: "Noi siamo una buona squadra ma non una grande squadra – ha concluso – La classifica non la guardo e non so nemmeno in che posizione siamo".

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