La Lazio strappa la vittoria dalle mani del Napoli, ma il pareggio è oro colato per la capolista
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Dia nel finale strappa la vittoria dalle mani del Napoli (2-2) e ne frena la rincorsa in vetta, vanficando la serata di grazia di Giacomo ‘Jack' Raspadori. È lui che anestetizza l'euforia della Lazio, galvanizzata dal gol a freddo di Isaksen che poteva essere una mazzata. È lui che mette lo zampino nell'azione che provoca l'autorete di Marusic. L'1-2 è un risultato pesante, un segnale forte al campionato, all'Inter (diretta concorrente per lo scudetto) che tiene il fiato sul collo.
Almeno fino a pochi minuti dal termine, quando è arrivata la doccia fredda. Finisce 2-2, adesso è a +2 sull'Inter che domenica sera sarà di scena a Torino contro la Juventus.
Una beffa per il Napoli, il merito è della Lazio che si rivela bestia nera in questa stagione: ha vinto 2 volte e ora imposto un pareggio che lascia l'amaro in bocca. Cosa c'è di buono? Nel momento più difficile per gli infortuni gli azzurri sfoderano una grande prestazione sotto il profilo emotivo, agonistico, tattico: soffrono e resistono, mostrano grande capacità di reazione, ci mettono cuore e gamba, vanno sulle barricate quando serve reggere all'urto dei capitolini. E mescolano tutto con la qualità che pure c'è, al netto delle assenze e della necessità di passare a un modulo differente per mettere una pezza al vuoto che là davanti s'è aperto per lo stop (lungo) di Neres.
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Raspadori accanto a Lukaku è la mossa che il tecnico s'è giocato facendo all-in. La va o la spacca. E l'ex attaccante del Sassuolo ha spaccato la partita colpendo la Lazio nelle fasi cruciali della sfida: cinque minuti dopo il vantaggio riacciuffa la parità, dopo una ventina di minuti nella ripresa manda in confusione la difesa della squadra di Baroni e raddoppia con la complicità di un avversario.
La Lazio, però, non muore mai. Zaccagni segna in rovesciata (bellissima) ma il gol è annullato per fuorigioco. Baroni mette dentro Tchaouna e Lazzari per Isaksen e Nuno Tavares così da spingersi all'ultimo assalto. Il finale è in apnea: Dia riceve sul centro destra da Zaccagni, piazza un mancino a giro rasoterra sul secondo palo e fa 2-2.