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La Lazio schianta la Dinamo Kiev al debutto in Europa League, Dia realizza una doppietta

La squadra di Baroni chiude la partita contro gli ucraini già nel primo tempo. Dia (2 gol) e Dele-Bashiru i mattatori dell’incontro. Nella ripresa il compito è ancora più facile per l’inferiorità numerica della Dinamo.
A cura di Maurizio De Santis
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La Lazio inizia l'Europa League con una vittoria sonante (0-3). Alla fine del primo tempo ha scavato un solco tra sé e la Dinamo Kiev, trasformando la ripresa in una formalità da sbrigare nel migliore dei modi. Gli ucraini ci hanno messo coraggio ma non è bastato per resistere alla ricerca della profondità e alle folate offensive di calciatori come Tchaouna, Dia (autore di una doppietta) e DeleBashiru (in gol) che affondano il colpo nelle fase cruciali. Vantaggio immediato. Uno-due micidiale nella parte centrale della prima frazione. Poi ci ha pensato Provedel a dare un senso alla sua serata effettuando un paio di parate che hanno lasciato l'amaro in bocca ai padroni di casa. L'impostazione che Baroni dà alla squadra è restare compatti, i biancocelesti non solo ci riescono ma mostrano abbastanza cinismo per capitalizzare al massimo le migliori occasioni da rete create.

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Passano cinque minuti e i capitolini sono già in vantaggio: la difesa della Dinamo è in bambola, vede Pedro e Dia che scambiano in area di rigore. Per l'attaccante è un gioco da ragazzi trasformare quello che sembra un penalty in movimento. Tocco radente e delizioso, Buschchan può nulla. La Lazio resta sorniona, controlla il match, concede qualcosa al club di Kiev ma è fuoco di paglia che si spegne in fretta. S'accende all'improvviso Dele-Bashiru ed è una fiammata tremenda per i padroni di casa: il nigeriano attacca bene lo spazio ed è glaciale davanti al portiere nel realizzare il raddoppio. Nemmeno il tempo di esultare, che la formazione di Baroni, implacabile, cala il tris. I protagonisti sono ancora loro, Dele-Bashiru e Dia: il primo scappa sulla destra e serve un cross perfetto per Dia che di testa sigla la doppietta.

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Nel secondo tempo il copione è già scritto: Dinamo costretta ad aprirsi, viene "bucata" in contropiede e rischia l'imbarcata quando Pedro centra il palo e Isaksen (subentrato) non ha abbastanza fortuna sulla ribattuta. Unico neo della serata: l'infortunio muscolare di Patric, sostituito in via precauzionale per la fitta al flessore. Baroni cambia ancora qualcosa, ormai la gara è in pugno: fuori Dia e Pedro, dentro Castellanos e Zaccagni. E quando arriva il rosso col Var per Braharu (fallo su Zaccagni) non c'è molto altro da fare se non attendere il fischio finale.

Archiviato con successo il match contro gli ucraini, la Lazio è attesa in calendario dalle gare dalla prossima sfida con il Nizza (3 ottobre, allo stadio Olimpico) poi a seguire affronterà Twente, Porto, Ludogorets, Ajax, Real Sociedad e Braga. Oltre ai baschi, la Roma se la vedrà con Elfsborg, Dinamo Kiev, l'Union St. Gilloise, il Tottenham, il Braga, l'AZ e l'Eintracht Francoforte.

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